Ieri ho visto l’esibizione al Concertone di Roma di Mimmo Cavallaro e per la verità non mi sono entusiasmato tanto. Per anni, un lembo remoto d’Italia, la locride, ha esportato nel mondo intero un fenomeno musicale e culturale straordinario. Mimmo Cavallaro , Cosimo Papandrea, i TaranProject hanno fatto ballare nelle piazze giovani e meno giovani al ritmo di terzina fino a suscitare un’autentica passione collettiva per la tarantella che anche da noi stessi, prima della loro esplosione internazionale, veniva vista con una certa diffidenza. Un invito mi sento sommessamente di rivolgerlo ai nostri meravigliosi musicisti : Mimmo e Cosimo, provate a ritornare assieme per far rivivere una favola ai vostri numerosissimi fans. Provarci non costa nulla e voi due siete nati per suonare assieme: l’uno non può prescindere dall’altro e viceversa. Solo la sublime fusione della chitarra battente di Cavallaro, l’organetto e la lira di Papandrea (assieme agli altri straordinari musicisti) riescono a far tremare le vene ai polsi ai presenti. Tutto il resto è solo “poesia”.
Antonio Tassone