Il consiglio comunale di Siderno, ieri sera, come primo punto all’ordine del giorno, ha discusso del regolamento “per la definizione agevolata delle entrate comunali non riscosse a seguito di notifica ingiunzioni di pagamento “. La seduta è iniziata con forte ritardo per consentire ad alcuni consiglieri che si trovavano fuori sede di poter raggiungere la sala consiliare. Sul punto, dopo la relazione introduttiva dell’assessore al ramo Giovanni Lanzafame, a prendere la parola è stato il consigliere d’opposizione Pietro Sgarlato che nel suo intervento si è lamentato per la scarsa collaborazione prestata dall’ufficio tributi che, a suo dire, non si è completamente attivato per fare fronte ad una legittima istanza presentata nella qualità di consigliere comunale. La dott.ssa Spataro, nuova responsabile dell’ufficio tributi dell’Ente (presente in aula) prendendo la parola ha affermato che l’ufficio tributi è a disposizione di tutti i consiglieri e che però trattandosi di “dati sensibili” le risposte verranno fornite dagli uffici in ossequio ai termini previsti dalla legge. Cosa trattava questa delibera: in vista della chiusura dell’Agenzia Equitalia, prevista per il prossimo mese di luglio, l’aula consiliare era chiamata ad approvare un regolamento che disciplinasse la “rottamazione delle cartelle” riguardante solo le ingiunzioni di pagamento emesse dal Comune per l’anno 2012. Tale anno rientra nella competenza contabile dell’Organismo straordinario di liquidazione (OSL) che, stante il dissesto economico dell’Ente, ha stabilito che non potrà essere concessa al cittadino nessuna rateizzazione delle somme da pagare ma bisognerà invece versare il dovuto in un’unica soluzione. Sia Sgarlato di FI che Mariateresa Fragomeni del Pd, hanno ribadito che il regolamento che si andava ad approvare fosse stato quasi totalmente copiato da alcuni siti internet e che, a loro dire, era stato omesso volutamente di inserire nell’intero corpo del regolamento uno specifico comma sempre presente peraltro in altri schemi on line similari. La dott.ssa Spataro ha chiarito che si tratta di fac-simile la cui forma è stabilita per legge che vengono pubblicati su alcuni siti o riviste specializzate e che successivamente gli uffici hanno provveduto a “personalizzare” in base alle effettive necessità del Comune di Siderno. Il consigliere Vincenzo Deleo del CD si è lamentato del fatto che “tale atto non sia passato propedeuticamente dalla apposita Commissione consiliare istituita a tal uopo contravvenendo così alla normale prassi istituzionale”. Il Consigliere del Pd Giorgio Ruso ha infine dichiarato che “difficilmente i cittadini di Siderno potranno adempiere al pagamento visto che non viene data nessuna possibilità di dilazionare il pagamento”. Si passa alla votazione: nove voti per la maggioranza (Centro Democratico e Fattore Comune) più uno, quello di Totò Sgambelluri del Pci (convinto dall’intervento della dott.ssa Spadaro) e sono dieci. Quattro astenuti (Pd) e tre voti contro (Sgarlato, Cataldo e Deleo del CD che, si badi bene, ancora una volta si differenzia nella votazione rispetto ai suoi colleghi di partito. Si passa successivamente al secondo punto all’ordine del giorno ossia : “discussione di una richiesta del Gruppo Consiliare PD per inserire la Diretta streaming alle sedute del Consiglio Comunale ed eventuale discussione”. La prima a parlare è la “proponente” Mariateresa Fragomeni del Pd: “vorremmo offrire alla cittadinanza una nuova opportunità per rendere fruibili i contenuti del Consiglio Comunale anche per chi non ha la possibilità di seguirlo personalmente. A costo quasi zero potremmo utilizzare la rete wireless del Comune e con l’uso di una telecamera, saremo in grado di trasmettere in diretta i lavori e registrare il tutto. In questo modo, per chiunque, sarà possibile non solo seguire in diretta i lavori del Consiglio Comunale ma anche, in un secondo momento, rivedere la registrazione che rimarrà, una volta editata, agli atti”. La parola passa quindi alla consigliera di Fattore Comune , Rita Commisso che in un confuso ed a volte incomprensibile intervento, in parte già scritto, evidenzia come l’eventuale trasmissione via web delle sedute consiliari rappresentino “una vetrina del pettegolezzo e di potenziali diffamazioni in rete”. ” Le sedute vengono registrate e tutti i cittadini possono fare istanza di accesso agli atti- ha continuato- e per coinvolgere di più i cittadini alla vita politica noi come maggioranza puntiamo sui comitati di quartiere”. Parola al consigliere del Cd Vincenzo De Leo che dichiara testualmente: “rimango scioccato dalle dichiarazioni rilasciate dal capogruppo di Fattore Comune. Qui non si fa altro che penalizzare una grande città come Siderno per questi scontri politici assurdi tra Fattore Comune e il Pd. Per me è giusto e sacrosanto dare i cittadini la possibilità di poter seguire in diretta le sedute via streaming”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche gli interventi di Cataldo (Volo), Ruso (Pd) e Sgambelluri (Pci) che addirittura, pur essendo uno storico anti-berlusconiano, propone di collocare qualche spot commerciale in modo che l’Ente non debba sopportare alcun costo anzi- dichiara Sgambelluri- potrebbe trarne anche benefici”. Il capogruppo del Cd Giuseppe Figliomeni, nonostante la sua giovane età, dichiara che “la diretta via web non farebbe altro che allontanare i cittadini dalla politica e che è giusto invece puntare tutto sui comitati di quartiere”. Pietro Sgarlato di Forza Italia- Moderati per il futuro rilancia ancora di più la questione: “la verità è una sola e cioè che questa maggioranza non vuole fare vedere ai cittadini come molti consiglieri e assessori vengono qui solo a riscaldare la sedia e lo scontro frontale tra i due leader di Fattore Comune e Pd impedisce alla città di crescere”. Sgarlato, rivolgendosi al Sindaco Fuda, gli chiede: Sindaco, oggi il tuo voto sarà decisivo visto che siamo 8 contro 8 e secondo me per correttezza dovresti astenerti dalla votazione”. Mariateresa Fragomeni rincara la dose: “noi del Pd abbiamo votato per questo sindaco che aveva presentato un programma elettorale, chi vota contro questo punto sconfesserà la piattaforma politica che venne sottoposta ai cittadini e che ottenne l’84% dei voti. La verità è che questa maggioranza ha timore di far vedere ai cittadini le magre figure che si registrano in quest’aula durante le sedute consiliari”. E’ quindi intervenuto il Sindaco Pietro Fuda che ha esordito dicendo che “non si lascia condizionare dal fatto se vengano trasmesse o no le sedute consiliari a patto però che le stesse vengano disciplinate”. “Stiamo lavorando – ha dichiarato il Primo Cittadino- per preparare la sala streaming ma adesso è più importante costituire i comitati di quartiere magari più in avanti potremmo discutere anche di questo altro fatto”. Il consigliere Giuseppe Oppedisano di Fattore Comune dichiara: “noi votiamo contro la proposta del Pd perché manca un regolamento attuativo”. La risposta arriva puntuale dal consigliere Deleo del Cd che esclama: “non è questo il fatto anomalo, l’anomalia sta nel fatto che punti come quello precedente relativo alle cartelle d’ingiunzione dei pagamenti vengono portati in consiglio comunale senza passare dalla commissione consiliare”. Si passa quindi alla votazione: votano a favore il Pd (Ruso,Fuda,Fragomeni,Pellegrino), Totò Sgambelluri del Pci, Sgarlato (FI), Cataldo (Volo), Deleo (CD) per un totale di 8 consiglieri. Votano contro la diretta streaming i consiglieri di Fattore Comune (Baggetta, Commisso, Oppedisano), quelli del CD (Figliomeni, Leonardo,Diano Meleca), il Sindaco Fuda e il presidente del consiglio comunale Paolo Fragomeni che pure, secondo noi, visto il delicato ruolo che riveste, avrebbe dovuto avere tutto l’interesse alla massima divulgazione delle sedute consiliari. Ma tant’è. I contrari battono i favorevoli per 9-8. Ancora una volta la maggioranza è spaccata e solo il voto del Sindaco in carica diviene decisivo per l’esito della votazione. Passa in archivio un’altra “soporifera” seduta consiliare che scriverà, a nostro avviso, un’altra brutta pagina di democrazia per la vita politica locale. Una città succube di giochetti e ripicche personali costretta ad assistere inerme al suo declino. Servirebbe una svolta politica ed invece, anche su un atto di normale trasparenza come la diffusione delle sedute consiliari via web, vengono posti dei veti assurdi. La mia previsione è che una volta costituiti questi benedetti “comitati di quartiere” e dopo la prevedibile e scontata reazione della cittadinanza a questa incredibile vicenda, sarà la stessa maggioranza a presentare un analogo punto all’ordine del giorno ed a quel punto, statene pur certi, visto che l’idea di diffondere la diretta streaming non sarà più di Mariateresa Fragomeni o del Pd, vedrete che la stessa maggioranza voterà compatta a favore con il voto contrario dell’opposizione. Sveglia, cari amici amministratori, la città di Siderno ha bisogno di coesione e determinazione perché sta perdendo tutto quel famoso “appeal” che era riuscita a conquistarsi in decenni della sua brillante storia democratica grazie al lavoro di ormai deceduti politici “illuminati” e soprattutto “innamorati” della loro Siderno.
Antonio Tassone
nella foto un momento del consiglio comunale di ieri