Il nome della razza bovina “Podolica” ha origine da “Podolia”, una regione dell’attuale Ucraina, si diffuse in Italia ed in Calabria intorno al V/IV secolo a. C. probabilmente quando alcuni capi di quel bestiame venne portato durante le invasioni barbariche. Inizialmente era sfruttata come animale da lavoro successivamente si valorizzò l’attitudine lattifera (poco latte ma di altissima qualità) per la produzione dei caciocavalliricottaformaggi Butirri e Rasco oltre all’ottima carne.

Oggi viene allevata in tutto l’Appennino meridionale, ha il mantello grigio tendente al grigio scuro ma più chiaro nelle femmine, corna  sottili e leggere a forma di mezzaluna nei maschi e di lira nelle femmine.

E’ una razza molto rustica, si adatta facilmente al pascolo nudo, arborato, cespugliato e del bosco, in terreni scoscesi, ambienti quindi difficili dove altre razze troverebbero difficoltà ma con i quali la Podolica ha instaurato un rapporto di perfetta simbiosi.

La carne Podolica calabrese è ottenuta da bovini maschi e femmine di età variabile dai 12 ai 20 mesi a seconda delle località, delle condizioni di allevamento e delle disponibilità alimentari. La tipicità del prodotto è determinata in primo luogo dall’appartenenza alla razza autoctona Podolica, ed è strettamente legata al tipo di alimentazione tipica delle aree montane e collinari calabresi che incidono sulle caratteristiche organolettiche e sulla qualità delle parti fibrose e grasse della carne e dai sistemi di allevamento.

La sua carne dal colore rosso chiaro al rosso vivo, è magra, sapida, ricca di vitamine e sali minerali, a basso contenuto di colesterolo, ricca di acidi grassi essenziali (omega 3 ed omega 6), un elevato contenuto di carotene.

La razza Podolica, se correttamente gestita, può rappresentare un patrimonio per la zootecnia della Calabria e del Sud in generale sia per il recupero pascoli difficili, altrimenti inutilizzati, sia per la produzione di carni di qualità superiore.

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