Il mondo piange la scomparsa del Papa Emerito Benedetto XVI, morto oggi all’età di 95 anni. Malato da tempo e ritiratosi a vita privata dal 2013, anno della sua rinuncia al ministero petrino, Ratzinger è stato il più longevo dei papi. Negli ultimi giorni le sue condizioni salute si erano aggravate, facendo presagire il peggio. Il mondo della politica, appresa la notizia della morte, lo ha celebrato con messaggi di cordoglio e stima. I funerali giovedì in piazza San Pietro .

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SI È SPENTO PAPA BENEDETTO XVI, LA CHIESA REGGINA LO RICORDA CON GRATITUDINE

«Con dolore informo che il Papa Emerito, Benedetto XVI, è deceduto oggi alle ore 9:34, nel Monastero Mater Ecclesiae in Vaticano». Queste le parole con cui il direttore della Sala stampa della Santa Sede, Matteo Bruni ha annunciato il ritorno alla Casa del Padre del Papa emerito. «Non appena possibile seguiranno ulteriori informazioni», ha aggiunto.

Dalla mattina di lunedì 2 gennaio, le spoglie mortali del Papa Emerito Benedetto XVI saranno esposte alla venerazione dei fedeli nella Basilica Vaticana. La celebrazione delle esequie sarà giovedì 5 gennaio alle 9.30 in piazza San Pietro e sarà presieduta da Papa Francesco.

Già da giorni le condizioni di salute del Papa emerito si erano aggravate per l’avanzare dell’età, come riferito dalla Sala stampa vaticana in riferimento all’aggiornamento sull’evolversi della situazione.

Lo stesso successore, papa Francesco, aveva voluto condividere pubblicamente la notizia sul peggioramento dello stato di salute di Benedetto XVI al termine dell’ultima udienza generale dell’anno, il 28 dicembre. In quella occasione il Santo Padre aveva invitato a pregare per il Papa emerito «molto ammalato», perché il Signore potesse consolarlo e sostenerlo «in questa testimonianza di amore alla Chiesa fino alla fine».

Immediata la commozione di tutta la Chiesa e del mondo, per una notizia che, per quanto attesa, è comunque dolorosa. Su invito dell’arcivescovo Fortunato Morrone, anche tutta la comunità diocesana di Reggio Calabria – Bova, il presbiterio, i diaconi, i religiosi e le religiose, i seminaristi e i fedeli laici, si uniscono al dolore e alla preghiera della comunità ecclesiale, elevando preghiere di suffragio per Benedetto XVI e, nello stesso tempo, rendendo lode al Signore per il dono di questo grande Papa che ha contribuito in modo determinante a rievangelizzare l’occidente. Risuonano ancora nel cuore le parole pronunciate da papa Ratzinger nella sua visita pastorale in terra di Calabria: «Non cedete mai alla tentazione del pessimismo e del ripiegamento su voi stessi».

BENEDETTO XVI: OCCHIUTO, UOMO DI FEDE E TEOLOGO, HA GUIDATO CHIESA NELLA MODERNITÀ

“È morto Joseph Ratzinger, il Papa emerito Benedetto XVI. Un grande uomo di fede, un teologo sopraffino, un Pastore che da prelato prima e da Pontefice dopo ha saputo guidare la Chiesa nella modernità, senza mai tralasciare la storia e le tradizioni. Una preghiera per la sua anima”.

Lo scrive su Facebook Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria.

IL CORDOGLIO DEL PRESIDENTE MANCUSO PER LA MORTE DEL PAPA EMERITO BENEDETTO XVI

“Esprimo il cordoglio del Consiglio regionale della Calabria per la morte del Papa emerito Benedetto XVI, teologo rigoroso e dall’immensa cultura. Nei calabresi, che hanno avuto, a ottobre del 2011, il privilegio di una sua visita pastorale a Lamezia Terme, (con 40mila fedeli accorsi), e nella monumentale Certosa di Serra San Bruno sulle orme del monaco tedesco Brunone di Colonia, è vivo il ricordo della sua lucida analisi: ‘Una terra dove i problemi si presentano in forme acute e destabilizzanti; una terra dove la disoccupazione è preoccupante, dove una criminalità spesso efferata ferisce il tessuto sociale. Una terra in cui si ha la continua sensazione di essere in emergenza’. Così com’è ancora vivo – aggiunge il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso – il ricordo delle sue esortazioni ai calabresi ‘a fare appello alle risorse della nostra fede e delle nostre capacità umane, per non arrendersi e non cedere al pessimismo, sforzandoci di crescere nella capacità di collaborare e di prendersi cura dell’altro e di ogni bene pubblico’. Certo – disse –  che i calabresi sapranno superare le difficoltà di oggi per preparare un futuro migliore”.

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