È morto questa sera a Roma, all’età di 86 anni, l’antropologo Luigi Maria Lombardi Satriani. Calabrese di San Costantino Briatico, in provincia di Vibo Valentia, aveva insegnato nelle università di Messina, della Calabria e alla “Sapienza” di Roma ed era stato senatore con il partito democratico. I suoi studi sul folklore hanno innovato il campo delle discipline demo-etno- antropologiche.
Laureatosi in Scienze Politiche, ha iniziato la sua carriera accademica prima come assistente, poi come professore straordinario, di storia delle tradizioni popolari all’Università di Messina dal 1966, quindi di antropologia culturale all’Università di Napoli dal 1974 al 1978, anno in cui conseguì l’ordinariato in etnologia presso l’Università La Sapienza di Roma, di cui oggi è professore emerito. Ha altresì insegnato all’Università della Calabria, di cui è stato preside della Facoltà di Lettere e Filosofia e Prorettore per le attività culturali, nonché è stato presidente dell’Associazione Italiana per le Scienze Etno-Antropologiche (AISEA).È stato Senatore della Repubblica nella XIII legislatura, dal 1996 al 2001, e membro della Commissione Cultura del Senato e della Bicamerale sull’organizzazione mafiosa e sulle realtà criminali. Collabora alle maggiori riviste scientifiche nonché a quotidiani italiani di livello nazionale. Tiene inoltre corsi e seminari presso l’Istituto Universitario Suor Orsola Benincasa di Napoli.
Il 13 gennaio 2016, l’Università della Calabria, in riconoscimento della sua attività di studioso e di ricercatore, sempre attento alle dinamiche storico-culturali del meridione, gli ha conferito la laurea honoris causa in filologia moderna,e, il 27 ottobre dello stesso anno, ha vinto il “premio Giuseppe Cocchiara“.
Principalmente volto allo studio del folklore, della cultura e religiosità popolare e della cultura contadina, spesso contestualizzati secondo una prospettiva marxista (che evidenzia la connessione esistente tra dato culturale e condizione economico-sociale), ha ripreso e ripensato criticamente, in modo originale ed innovativo, alcune posizioni gramsciane e di Ernesto De Martino.Ha esposto i suoi numerosi studi e i risultati delle sue vaste ricerche oltre che in diversi articoli e contributi, in molte monografie e curatele scritti, anche in collaborazione.