Tragedia a Campegine, in provincia di Reggio Emilia, dove la vita di due ventenni è stata spezzata da un pirata della strada calabrese. L’uomo, 39 anni di Crotone, è accusato di omicidio stradale, lesioni personali gravissime per l’incidente e omissione di soccorso: venerdì sera infatti, dopo aver travolto l’auto su cui viaggiano i due ragazzi (più un altro coetaneo grave in ospedale), si è dato alla fuga e si è rifiutato di sottoporsi all’alcoltest. Dopo essere stato rintracciato dai Carabinieri, il 39enne è stato ritrovato a casa sua, ubriaco e senza patente, ritiratagli ad agosto per guida in stato d’ebbrezza.
Il pirata della strada però, nonostante non potesse proseguire con il suo lavoro, si è comunque messo alla guida del camion su cui ha caricato, male, ponteggi e impalcature che hanno poi ceduto provocando l’incidente. “Dagli accertamenti eseguiti risulta che l’uomo, abitante a Montecchio Emilia, di origini calabresi – fosse un lavoratore autonomo”.
“Il carico del suo mezzo che ha travolto l’auto sulla quale viaggiavano le vittime, secondo le prime ipotesi, era stato stivato male. È uscito lateralmente e una valanga di impalcature ha invaso la corsia del senso di marcia opposto di una strada provinciale molto trafficata a quell’ora. Il carico ha prima preso marginalmente una Bmw il cui conducente è rimasto illeso e poi ha investito in pieno la Citroen Picasso dove viaggiavano tre giovani”, ha spiegato Roberto Iandioro, comandante dei carabinieri della compagnia di Guastalla che si sta occupando del caso.
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