«Un altro importante successo per due studenti reggini, saliti sul podio dei Campionati internazionali di astronomia. La nostra Città metropolitana è, quindi, orgogliosa del prestigioso risultato ottenuto da Raffaello Marino Marco Carbone». Così, in una nota stampa, il sindaco ff della Città Metropolitana di Reggio Calabria, Carmelo Versace, ed il Consigliere metropolitano delegato alla Cultura, Filippo Quartuccio, commentano l’esito della manifestazione svoltasi a Matera, dal 16 al 24 ottobre, con la partecipazione di 78 ragazzi in rappresentanza di 12 nazioni.

«Il risultato – hanno aggiunto – premia gli sforzi e la passione di giovani fortemente coinvolti da una materia scientifica che, grazie soprattutto allo straordinario lavoro del Planetario metropolitano “Pitagora” e della sua direttrice Angela Misano, è diventata segno distintivo per la nostra comunità, celebrata, solo per fare un esempio, con il Premio Cosmos, l’evento di straordinario interesse internazionale ed il più importante di settore nell’intero Mezzogiorno d’Italia».

«Oggi – hanno continuato Versace e Quartuccio – riconosciamo i meriti di due astri nascenti, è proprio il caso di dirlo, nel campo astronomico. Raffaello Marino, del Liceo Classico “Campanella”, e Marco Carbone, dello Scientifico “Da Vinci”, componenti della squadra italiana, hanno rispettivamente ottenuto la medaglia di bronzo nella categoria dei giovanissimi (14 -15 anni) e nella categoria gamma, così definita dal regolamento internazionale, riservata ai ragazzi che hanno conquistato, nella precedente edizione, almeno una medaglia d’argento. Bravissimi!».

«I campionati di Astronomia – hanno ricordato ancora i due rappresentanti della Metrocity – sono promossi dal Ministero dell’Istruzione ed organizzati dalla Società Astronomica Italiana (SAIt), in sinergia con l’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF). Ciò dimostra l’autorevolezza e lo spessore di una manifestazione nella quale svettano i nostri Raffaello e Marco. Il loro risultato, oltretutto, diventa ancora di più eccezionale perché è riferito ad una disciplina non curriculare all’interno del nostro ordinamento scolastico ed è frutto, certamente, delle loro eccellenti capacità intellettive e del notevole impegno personale che dimostrano un’ottima preparazione in matematica e fisica, il cui merito è da ascrivere alla scuola e ai docenti».

«In questo contesto – hanno concluso Versace e Quartuccio – non è secondario il ruolo del Planetario metropolitano che affianca nella preparazione i docenti ed i ragazzi per gli aspetti pratici-osservativi. Insomma, da Matera sono tornati vincenti Raffaello e Marco, ma la loro è, senza dubbio, una vittoria per l’intero territorio metropolitano».