«Il ministro Grillo continua a non comprendere (o fa finta di non comprendere) l’origine della crisi  sulla situazione degli ospedali e della sanità in Calabria e le responsabilità per i mancati interventi o controlli. Sono ormai dieci anni che la gestione della sanità calabrese è sottratta al Governo regionale e affidata a Commissari nominati dai Governi nazionali di diverso colore politico. E nel corso di questo lungo periodo – sostiene il governatore – tutti gli indicatori di qualità dell’assistenza sanitaria sono peggiorati. È aumentata la fuga dei pazienti verso altre regioni ed il debito continua a essere fuori controllo».

Come evidenziato dal governatore Oliverio: «Sono i commissari di Governo che assumono in toto poteri ordinari e persino legislativi determinano strategie e scelte operative; che controllano e talvolta censurano (non si sa in base a quali criteri) le scelte dei direttori generali delle aziende; che definiscono i budget di spesa e autorizzano i piani di assunzione del personale». In merito alla situazione dell’Asp di Reggio Calabria, nella precedente gestione commissariale «le decisioni relative alla scelta e alla gestione sono state assunte dall’ex commissario straordinario Massimo Scura».

Duro il commento nei confronti dell’esponente di Governo: «Il ministro della Salute (il cui movimento di appartenenza 5 stelle in passato si è battuto contro le gestioni commissariali), la Calabria si sarebbe aspettato un aiuto a costruire un percorso nuovo per determinare una rottura rispetto alle gestioni del passato. Purtroppo siamo stati costretti a prendere atto che anche l’attuale ministro ha compiuto scelte in piena continuità con i Governi degli gli ultimi 10 anni, procedendo alla nomina di commissari ad acta che si sostituiscono la Regione nei compiti fondamentali di governo della Salute». «Se, pertanto, in Calabria – come ha dichiarato –  “non ci sono controlli” o “ognuno fa quello che gli pare”,  non lo deve chiedere al presidente della Regione, lo chieda a se stessa ed ai Commissari nominati dal Governo. La smetta di fare demagogia e cominci davvero a esercitare il suo dovere di ministro della Salute  assumendo le responsabilità che le competono».