Il 12 febbraio, nella Semperoper di Dresda, Domenico Lucano riceverà l’8° Premio Internazionale della Pace “Dresden-Preis”. Con il “Paese dell’accoglienza”, il sindaco di Riace ha creato un progetto straordinario di coesistenza tra italiani e profughi. Da ormai 18 anni a Riace si accoglie un grande numero di migranti, integrandoli nella vita quotidiana del paese con case, lavoro e corsi di lingua.
550 dei 1800 abitanti attuali di Riace sono rifugiati.
In primavera, la rivista “Fortune” ha inserito Domenico Lucano nella lista dei “50 greatest leaders of the world”, accanto a personaggi come il Papa e Angela Merkel. Su desiderio di Papa Francesco, nel mese di dicembre Lucano ha partecipato ad un incontro di sindaci europei nella Pontificia Accademia.
Questa la motivazione del premio redatta da Günter Blobel, vincitore del premio Nobel e cofondatore del Dresden-Preis: “È raro che il sindaco di un piccolissimo paese lontano delle grandi metropoli del mondo metta in imbarazzo i dirigenti di nazioni più forti. Domenico Lucano l’ha fatto, definendo come unico criterio per l’accoglienza dei rifugiati la compassione per il prossimo. Mentre in altri posti si costruiscono barriere e si mercanteggia sulle quote per l’accoglienza, Riace accoglie da 18 anni persone che sono fuggite dalla guerra e dalla povertà. E ci si salva a vicenda – gli abitanti e i migranti, con questi ultimi che salvano il piccolo paese calabrese in calo demografico. Così, in Calabria si vive quello che Domenico Lucano chiama “l’utopia della normalità”. In una mondo in cui sempre più gente è costretta ad abbandonare la propria terra, non c’è bisogno di più paura nei confronti di stranieri, di più odio, ma anzi, di più paesi come Riace e di personaggi coraggiosi e umani come Domenico Lucano”.
Il “Dresden-Preis” è promosso dalla fondazione Klaus TschiraStiftung ed ha un valore di 10.000 Euro.
La laudatio sul vincitore del premio sarà tenuta da Martin Roth durante la cerimonia al teatro dell’opera Semperoper – con inizio alle 11.00 – dove si esibirà anche la cantante Etta Scollo, celebrata dai critici come la “Voce della Sicilia”, che presenterà anche proprie canzoni sul tema dei profughi,. Modera l’evento l’ex ministro federale dell’interno, Gerhart Baum.
Durante la cerimonia sarà anche proiettato il film di Wim Wenders “Il volo”, dedicato a Riace e al modello calabrese per il trattamento dei rifugiati. Dopo le riprese del film nel 2010 Wim Wenders disse: “La vera utopia non è la caduta del Muro, ma quello che sono riusciti a fare in Calabria, a Riace”.
Dal 2010, il Premio della Pace di Dresda viene conferito ogni anno nella Semperoper. I premiati negli anni scorsi sono stati il vincitore del premio Nobel della pace Michail Gorbatschow, il pianista e direttore d’orchestra Daniel Barenboim, il fotografo di guerra James Nachtwey, l’ex ufficiale sovietico Stanislaw Petrow, l’ex soldato bambino sudanese e attuale attivista della pace e musicista Emmanuel Jal, il duca di Kent e capostipite dei Whistleblower, Daniel Ellsberg. (aise)