Ieri il salotto di Mara Venier ha ospitato Patrizia Vernola, moglie di Mino Reitano, e le loro figlie Giuseppina e Grazia, protagoniste di una lunga intervista che ha ripercorso vita e carriera di Reitano. L’intervista di Mara Venier a Patrizia Vernola, ha toccato il cuore del pubblico.

Un ricordo intimo e toccante di Mino Reitano a sedici anni dalla morte.

La donna ha espresso tutto il suo dolore per l’assenza del marito con cui ha vissuto una bellissima storia d’amore. Quando hanno scoperto che il cantautore aveva una malattia, la moglie e le figlie si sono trovate ad affrontare un momento complesso. Hanno sperato fino alla fine in un miracolo ma purtroppo la malattia ha portato Mino via da loro.

Mara Venier, amica di lunga data di Mino Reitano, ha esordito dicendo commossa di essere stata sempre presente nella vita di Reitano, anche nei momenti meno belli. La moglie Patrizia ha iniziato a parlare del suo rapporto con Mino Reitano, dal loro primo incontro al matrimonio: “Ricordo che al nostro matrimonio c’era talmente tanta gente che non riuscivamo ad entrare in chiesa. E’ stato un giorno meraviglioso. Io mi sono trovato catapultata al centro di questa situazione che era anomala ma ero accanto a lui e dopo è stato tutto facile. Lui mi ha chiesto di lasciare il mio lavoro, di rimanere accanto a lui e abbiamo lavorato insieme, condiviso tutto”.

A prendere la parola sono state poi le figlie di Reitano, Giuseppina e Grazia, che hanno ricordato così il loro padre: “Era una concentrazione di energia e di amore, voleva dare il massimo in tutte le situazioni. Riusciva a fare tutto in un tempo risicato ma di grande qualità”.

Patrizia Reitano ha poi ripercorso i momenti duri della malattia di Mino Reitano: “Quando eravamo in clinica un giorno i medici mi avevano detto che c’era una settimana di vita. Ebbi un attacco di panico e io non ci avevo mai sofferto prima. Noi abbiamo cercato di raccontargli cose non vere e che la chemio era a scopo preventivo, abbiamo schermato la parte brutta per proteggerlo. Abbiamo edulcorato la situazione ma penso che lui abbia capito. Ha lottato fino all’ultimo per noi. Il suo pensiero era di lasciarci sole”.

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