R. e P.
La violenza ha mille sfumature, la peggiore è quella rossosangue, perché uccide, distrugge, terrorizza. E lo fa per sempre. E non annienta solo le vittime, ma l’intera famiglia, i figli, chiunque sia vicino a una vittima, l’intera società.
Il 25 novembre ricorre la Giornata Internazionale contro la violenza sulle Donne, un’inestirpabile violazione dei diritti fondamentali della persona umana, che travalica sempre il rapporto di coppia e si ripercuote sui figli, trasformando la quotidianità in un incubo.
Giorno 25 la Città di Locri si ferma, per un momento di riflessione, per dire NO ad ogni forma di violenza e di discriminazione, per farlo tutti insieme!
La violenza di genere pervade ancora la nostra società, in differenti modi e svariati contesti, e sarebbe un errore ritenerla scomparsa poichè in realtà si è soltanto fatta più sottile. Ma anche più pericolosa e subdola.
“Non c’è libertà se ci sono violenza, pregiudizio, discriminazione – afferma il Sindaco della Città di Locri, Giuseppe Fontana – la violenza contro le Donne si estirpa dall’interno, nell’ambito familiare, educando i figli con l’esempio di rispetto e amore. Un figlio cresciuto nella condivisione dei valori umani e morali, ha maggiori possibilità di diventare un uomo che rispetta gli altri, a partire dalle Donne.
Come Istituzione abbiamo il dovere di predisporre gli strumenti che rendano effettivo l’esercizio della libertà individuale, affiancando un impegno educativo e culturale contro mentalità distorte e malate. Per questo sono convinto non ci si debba mai stancare di parlarne, per sensibilizzare e soprattutto per informare sulle vie d’uscita che una donna vittima di violenza quasi sempre fatica a trovare da sola”.
“È molto importante che le Donne vittime di violenza sappiano di non essere sole, percepiscano attorno a loro una comunità presente, vicina, accogliente, che garantisca strumenti giuridici e di accoglienza velocisismi e sicuri, che sappiano proteggerle e mai giudicarle – ha proseguito Ornella Monteleone, Assessore alle Pari Opportunità – soltanto così avremo la speranza di cambiare il terribile destino al quale è andata incontro Giulia Cecchettin, per citare solo l’ultima delle giovani vittime di relazioni tossiche e che è poi il medesimo di moltissime altre, e aiutarle ad uscire dal silenzio. Ringrazio l’intera Amministrazione comunale ed in particolare tutte le Donne del nostro gruppo consiliare, per essersi spese con convinzione e amore in questo evento. Solo con una società pronta a sostenere le vittime sarà possibile sconfiggere ogni forma di violenza di ingiustizia sociale”.
La Giornata prenderà il via da piazza stazione, alle ore 17,30, con la Fiaccolata promossa dalla FiDaPa sezione di Locri, seguirà presso la Biblioteca G. Incorpora di Palazzo Nieddu con un intenso dialogo con ospiti di grande spessore umano e culturale, esperti di diritto, psicologia, operatori nel mondo dell’associazionismo, degli sportelli antiviolenza e delle case rifugio, che animeranno un dibattito sul diritto di scegliere come vivere a pieno la propria vita, secondo scelte libere. La Giornata simbolo si concluderà con un momento di solidarietà conviviale presso la Fondazione Zappia. Non lasciamole sole!