Distretto culturale della Locride: si apre il dibattito. Dopo la notizia che i sindaci di Siderno e Locri, Pietro Fuda e Giovanni Calabrese sono riusciti a stimolare l’attenzione del presidente della Regione Mario Oliverio sulla necessità di “riprendere” il vecchio progetto del Distretto culturale della Locride si è aperta grande attenzione su questa possibilità. Gli Operatori turistici della Jonica Holidays, d’intesa con l’esecutivo del Corsecom sono fortemente convinti che, questa, potrebbe essere la vera grande occasione per il rilancio del territorio e Mario Diano si è già messo in contatto con il sindaco di Siderno per esprimere il suo apprezzamento per l’iniziativa . Nel contempo anche gli altri amministratori del territorio auspicano che (finalmente) si svegli l’attenzione di Regione e Governo su un lembo di terra lasciato da tempo abbandonato a se stesso . In questa ottica è da ritenere estremamente positiva anche una nota di Sebi Romeo, capogruppo del Partito Democratico in consiglio regionale che dopo aver sottolineato che “L’incontro tenuto la scorsa settimana tra i sindaci della Locride, il presidente Oliverio, l’assessore Roccisano ed alcuni dirigenti dei dipartimenti regionali ci ha restituito una serie di importanti proposte su cui lavorare per lo sviluppo socio-culturale ed economico del comprensorio “ segnala proprio che “ Tra le più importanti e concrete vi è stata la proposta dei sindaci Fuda e Calabrese di riprendere il progetto del Distretto Culturale della Locride, idea che insieme al presidente Oliverio abbiamo subito accolto e condiviso”. Sebi Romeo entra quindi nel concreto e afferma “ Vaglieremo adesso il progetto redatto qualche anno fa da Civita, importante gruppo italiano che opera in ambito culturale, lo approfondiremo e ne valuteremo gli eventuali aggiornamenti e le integrazioni. A tal proposito ritengo necessario promuovere un incontro proprio con Civita per comprendere, confrontandoci, i motivi per cui il progetto si è arenato, ma soprattuto per definire le modalità di recupero e ripartenza”. Un tasto dolente questo toccato da Sebi Romeo perchè affermiamo noi nel 2008, quando l’allora Ministro ai beni culturali Francesco Rutelli ebbe l’idea di proporre il Distretto Culturale della Locride ( che poi si arenò) uno dei motivi che ostacolò la sua realizzazione fu la mancanza di unità tra i sindaci del comprensorio. Logico, quindi auspicare che non si verifichi ancora una sciagura del genere. Per tornare poi alla nota del capogruppo regionale del Pd, e alla necessita di dar vita al Distretto culturale, Romeo afferma giustamente che “ Una delle principali e più solide vocazioni della Locride é certamente l’ambito turistico, caratterizzato soprattuto dalle testimonianze storico-culturali ed ambientali di cui il territorio è dotato. Dai paesaggi naturali alle prospettive architettoniche, come il Parco d’Aspromonte o la conformazione dei borghi interni, agli insediamenti magnogreci e romani, come l’area archeologica di Locri Epizefiri o la Villa Romana di Casignana, passando per il fascino delle marine, le testimonianze religiose e le ricche tradizioni enogastronomiche e popolari, l’area che va da Palizzi a Monasterace ha un potenziale di sviluppo senza eguali in tutta la Calabria”. Quanto, poi , alle altre problematiche del territorio Sebi Romeo aggiunge “ In sinergia con gli amministratori locali, che dovranno necessariamente essere gli attori principali del processo di crescita della rete dei paesi, la Regione Calabria metterà in campo ogni azione utile alla realizzazione degli obiettivi di crescita in più settori. Oltre all’ambito dei beni culturali e del turismo, infatti, ho proposto – dice ancora Sebi Romeo – la creazione di ulteriori tavoli tecnici, presieduti dai direttori generali dei dipartimenti regionali, relativi al settore agricoltura, lavoro, trasporti e infrastrutture, dissesto idrogeologico, istruzione, politiche comunitarie. La Locride – conclude Sebi Romeo – può cambiare rotta solo attraverso un progetto sinergico che valorizzi le vocazioni naturali di ogni paese all’interno di una visione univoca ed integrata, una sorta di conurbazione ideale dentro cui posizionare i servizi, non banalmente in funzione di singole aree, ma a beneficio dell’intero comprensorio “.

Aristide Bava

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nella foto – Sebi Romeo con il Governatore Mario Oliverio e il presidente del Comitato dei sindaci Giuseppe Strangio durante la recente riunione di Catanzaro