Da comunicazionelavoro@regcal.it, per conto dell’assessore regionale alle politiche sociali, Federica Roccisano, riceviamo e pubblichiamo:

In merito all’editoriale del Dott. Tassone, mi corre l’obbligo di fare giusto “qualche ” precisazione.
Il dottore Tassone che come scrive nel suo editoriale ” più volte mi ha sollecitato” , sempre con pochissimo preavviso, ad essere presente fisicamente o telefonicamente alle sue trasmissioni mi spiace, che non si sia domandato come mai non ha avuto risposta alle sue “diverse” telefonate, mail e cartoline ma , forse e dico forse ero impegnata in altre attività come ad esempio incontri sui territori, con associazioni di settore, sigle sindacali e tavoli istituzionali. Tant’è vero che non ci siamo mai incontrati in eventi da lui organizzati, ma più e più volte ci siamo incrociati a manifestazioni pubbliche nella locride ma giustamente non ha mai ritenuto di farmi alcuna richiesta di persona.
Ironia a parte, mi piacerebbe ricordare che il  compito che spetta ad un assessore regionale che ha deleghe importanti come il lavoro, politiche sociali, welfare e la pubblica istruzione non è solo quello di soddisfare le risposte della stampa ( per questa affermazione non me ne voglia la stampa che ci segue con attenzione) ma, é quello di dare risposte ai cittadini  attraverso la risoluzione dei problemi che purtroppo bloccano in parte la crescita della nostra amata regione. Ma se da un lato chiedo scusa a lui e a soprattutto a chi si aspettava un mio intervento in trasmissione, dall’altro  trovo veramente basso e meschino il tentativo di un giornalista così popolare come Antonio Tassone di sminuire la mia persona con allusioni di bassa lega e il tentativo di ridicolizzare il  ruolo e l’operato che con passione e un po di fatica sto portando avanti insieme ai miei colleghi.
Il giornalista andato in escandescenza per la mia mancata risposta non ha vagliato nemmeno per un instante il fatto che potessi essere impegnata in altra attività e nella specificità riferendosi alla giornata del 9dicembre che mi vedeva presente a Vibo Valentia con i delegati del CSV regionale attenta ad ascoltare i bisogni, le criticità e possibili soluzioni  per il volontariato calabrese. Una giornata quella del 9 dicembre devastante emotivamente perché purtroppo ha visto Angela , nostra giovane sorella di Bianco ridotta in fin di vita per mano di un amore malato.
Ritornando ad Antonio Tassone va detto non è la prima volta che il Dott. Tassone giunge a conclusioni affrettate e superficiali sul mio conto, basti ricordare il film sulla vicenda dei migranti tra Caulonia e Siderno. In ogni caso, prendo atto  del suo risentimento nei miei confronti confesso che sarà dura ma, me ne farò una ragione .

Risponde il nostro direttore, Antonio Tassone:

Rispondo alla dott.ssa Federica Roccisano (non credo possa essere stata lei a scrivere codeste assurdità)  che la trasmissione che io conduco ogni sera si intitola “Fatti e Misfatti quotidiani” e  viene generalmente costruita sulla base dell’evento giornalistico del giorno che può essere un qualsiasi fatto di cronaca nera, politica, attualità, economia, lavoro,  sport,  quindi appare più che  naturale che il preavviso non può che avvenire  qualche ora prima della trasmissione che si svolge, mi piace ricordarlo,  integralmente in diretta. Il problema, caro assessore, non è che Lei non abbia potuto o voluto rispondere perché impegnata in altre attività istituzionale (quello è normale che lo debba fare anche se i risultati da Lei ottenuti sono sotto gli occhi di tutti )  il problema vero è che Lei, pur  accettando l’invito e  dichiarandosi  in più circostanze disponibile ad intervenire telefonicamente nella mia trasmissione, ha poi ritenuto (mentre io ero di diretta) di non farsi trovare al telefono,  nonostante con largo anticipo conoscesse anche l’orario di chiamata della redazione. Chi come me lavora giornalmente con grandi sacrifici e cerca con impegno di costruire una trasmissione seria da proporre ai suoi telespettatori con tanto di servizi chiusi da mandare in onda,calcolando anche i tempi delle telefonate con minuti a disposizione e studiando anche gli argomenti con la stesura delle domande precise  da fare all’interlocutore, non può all’ultimo minuto essere così danneggiato da una persona che si comporta in maniera poco seria e che ritiene di poter chiudere il telefono cellulare, sapendo comunque di essersi impegnata a partecipare alla trasmissione. Se c’erano altri impegni istituzionali , non le costava nulla dire  ad esempio:  “mi dispiace ma stavolta non posso”, oppure “mi dispiace sarà per la prossima volta”, oppure “non le garantisco niente ma magari se chiamerà un altro giorno le risponderò”, cosa che invece non è avvenuta in quanto Lei, da persona molto educata qual è,  pur garantendo  la sua partecipazione in trasmissione, è poi venuta meno all’impegno verbale assunto  mettendomi  in grossa difficoltà durante la diretta che si poggiava sostanzialmente sul suo intervento telefonico.  Ora lei , dott.ssa Roccisano, vorrebbe  “arrampicarsi sugli specchi” e pretendere di avere ragione. Cosi come ha preso in giro me non vorrei che prendesse in giro anche altri calabresi perché quello sarebbe un fatto sicuramente più grave di questo.  Lei, o chi per lei, nel comunicato utilizza i seguenti termini: “basso e meschino”, “allusioni di bassa lega”,”tentativo di ridicolizzare”, “po (va scritto con l’apostrofo, lo ricordi al suo addetto stampa) di fatica”,  “giornalista andato in escandescenza per la mancata risposta”. Nel tranquillizzare la dott.ssa Roccisano (ed il suo addetto stampa) che solitamente riesco a mantenere  la calma in circostanze anche ben più gravi di questa senza peraltro andare mai in escandescenza confesso che anche per me sarà dura non poterla avere più come ospite delle mie trasmissioni oppure scambiare con lei qualche opinione , anche io me ne farò una ragione sapendo già in partenza di perdere cosi facendo il prezioso contributo di una delle menti più raffinate e colte del nostro territorio. Per il sottoscritto però  la serietà professionale di una persona viene prima di ogni cosa e lei con me, mi spiace dirlo, non è stata seria. Le auguro magari di  essere più seria con i cittadini calabresi che non l’hanno eletta democraticamente ma sono stati costretti a subire le scelte politiche del governatore della Calabria Mario Oliverio e dei suoi compagni di cordata. Questo se lo ricordi sempre ! Buon lavoro.

Cordiali saluti

A. T.

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