La Giunta regionale ha approvato il dimensionamento scolastico, autorizzando nuovi indirizzi, cancellando quelli inattivi negli ultimi 3 anni e programmando la nuova offerta formativa per l’anno scolastico 2022/2023. Ad un annunciarlo è il vicepresidente della Giunta, con delega all’istruzione, Giusi Princi, evidenziando il grande lavoro di concertazione messo in atto con la macchina amministrativa della Regione, d’intesa con l’Ufficio scolastico regionale. Un lavoro iniziato con un confronto il 2 dicembre scorso, con i rappresentanti di tutte le Province calabresi ed in quel contesto si è deliberato di non intervenire sulla rete scolastica, poiché la legge di Bilancio ha prorogato per un anno ancora la deroga rispetto ai parametri numerici, a causa dell’emergenza pandemica.

“Ponendo come protagonisti gli attori territoriali, a dicembre è stato fatto un lavoro propedeutico fondamentale. Siamo partiti dal presupposto che nessuno conosce meglio i bisogni specifici delle realtà locali se non le Province stesse”. Ecco si è deciso di avviare una stagione di concertazione dal basso, per rispondere alle reali esigenze del territorio, tutelando gli interessi formativi ed il diritto allo studio dei giovani calabresi.

Dalla concertazione all’attuazione

Pervenute e analizzate tutte le proposte delle varie Province, a cui è seguito il parere tecnico dell’Usr Calabria è stato definito un piano in cui, per grandi linee, sono state accolte la maggior parte delle istanze dei territori, salvo alcuni casi che non rispondevano ai criteri stabiliti nelle linee guida o che non erano compatibili con l’assegnazione dell’organico. L’offerta formativa si è arricchita, inoltre, di nuovi indirizzi per adulti e corsi di alfabetizzazione linguistica per extracomunitari nelle aree dove insistono gli Sprar.

“Grazie al prezioso supporto del dirigente di settore, Anna Perani, tutto il procedimento è stato costruito con criteri e parametri ben precisi – spiega da tecnico Giusi Princi – stabiliti dalle linee guida del dimensionamento scolastico: differenziazione dell’offerta formativa in ambiti territoriali definiti dalle Province, equa distribuzione razionale degli indirizzi sul territorio, dispersione scolastica e particolari criticità nei contesti in cui le varie scuole insistono, raccordo tra indirizzo autorizzato e vocazione del territorio in termini occupazionali, specializzazione delle scuole”.

“Insieme all’USR, alla parte sindacale ed ai vertici delle 4 Province e della Città metropolitana di Reggio Calabria, siamo già al lavoro per gettare le basi per un nuovo dimensionamento scolastico, riformando le linee guida rimaste ferme al 2016. A breve – annuncia il vicepresidente – indirò un tavolo tecnico in cui si avrà un anno di tempo per lavorare in maniera mirata su un nuovo dimensionamento, che risponda sempre più efficacemente ai bisogni del territorio e soprattutto alla salvaguardia di quelle realtà scolastiche dei piccoli centri dove più che altrove è essenziale il servizio scolastico”. Uno strumento prezioso in tal senso sarà l’Osservatorio della dispersione scolastica, che permetterà di avere la fotografia esatta delle frequenze scolastiche e quindi degli abbandoni, in ogni angolo della Regione, costantemente, in tempo reale.