La Direzione Investigativa Antimafia di Catanzaro ha avviato l’esecuzione del decreto di confisca di prevenzione emesso dal Tribunale di Reggio Calabria, che ha interessato una serie di cespiti riconducibili ad un imprenditore del Cosentino. L’odierno provvedimento trae origine dal decreto di sequestro del 27 gennaio 2023. Il Collegio della Prevenzione, pur riconoscendo la pericolosità del soggetto ritenendolo vivere abitualmente di proventi di attività illecita e segnatamente del frutto di estorsioni e spaccio di droga, rigettava la proposta di applicazione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, per “difetto dell’attualità della pericolosità sociale…”.
Relativamente all’aspetto patrimoniale quell’autorità giudiziaria ha, invece, inteso procedere alla confisca del patrimonio del proposto, ritenendo… “nel caso di specie ciò che rileva maggiormente è l’altissimo tenore di vita sostenuto dal nucleo familiare. In assenza di sufficienti redditi di fonte lecita (i costanti investimenti societari; le migliorie sull’immobile per come emergenti dalle fotografie allegate in cui si documenta altresì la presenza di liquori pregiati e di mobilia di valore ingente; la presenza di una piscina esterna con impianto termico ed elettrico)”. Il risultato operativo conseguito dalla Dia si inquadra in un più vasto e complesso progetto da tempo avviato e coordinato dal Direttore della Direzione Investigativa Antimafia che, attraverso una mirata azione di intelligence, mira all’aggressione dei patrimoni delle organizzazioni criminali calabresi ritenute tra le più pervasive ed opprimenti il tessuto socio-economico.
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