“Io non chiedo niente al Governo, chiedo solo giustizia, che chi ha violato le regole del gioco la paghi”. A dirlo è stato l’imprenditore Nino De Masi, che da anni vive sotto scorta dopo le denunce del racket delle estorsioni e protagonista della denuncia per usura di alcune banche. De Masi ha incontrato oggi il vice premier Luigi Di Maio ed il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede che hanno visitato la sua azienda a Gioia Tauro per poi partecipare ad una tavola rotonda con gli imprenditori Gaetano Saffioti, anche lui sotto scorta, e Pippo Callipo, ed i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil della Calabria Angelo Sposato, Paolo Tramonti e Santo Biondo

telemia