Un enorme incendio ha interessato il cuore dell’Aspromonte nel weekend. Le fiamme hanno distrutto alberi secolari e foreste tra la Valle di Polsi e la cosiddetta “piana dei riggitani“: a fuoco esemplari antichissimi di querce dal grande valore storico e ambientale. Per domare le fiamme, dall’Aeroporto di Reggio Calabria si sono alzati un canadair e un elicottero che per ore hanno lavorato duramente. L’incendio è stato però domato soltanto dalla pioggia di questa mattina.

A commentare in modo molto amaro l’episodio, dalle conseguenze naturalistiche drammatiche, il prof. Giuseppe Bombino, già presidente del Parco Nazionale d’Aspromonte dove s’era distinto per le più virtuose attività anti incendio adottate negli anni d’oro del Parco con il direttore Sergio Tralongo, che su Facebook ha scritto: “Dalla scorsa notte l’intimo ventre dell’Aspromonte è in fiamme. Era prevedibile, e nessuna zingara ce lo aveva anticipato. Ora diteci dei vostri droni, e delle vostre fasulle statistiche. Adesso noi ci giriamo dall’altra parte, per non vedere. Vi concediamo un solo istante, giusto il tempo del lampo; poi, quando torneremo a guardare, vorremmo vedervi di spalle, mentre ve ne andate, possibilmente senza voltarvi, ché le vostre facce non differiscono da ciò che prolunga la vostra schiena“.
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