Figlia di immigrati, guida il consiglio di fabbrica di Volkswagen e promette battaglia contro i licenziamenti previsti per il 2025. “Con me, nessuno perderà il lavoro”.

Daniela Cavallo, 49 anni, è oggi una delle figure più influenti nel sindacalismo tedesco e guida il consiglio di fabbrica del Gruppo Volkswagen, la più grande azienda automobilistica della Germania. Figlia di operai immigrati dalla Calabria a Wolfsburg, Cavallo ha vissuto in prima persona la realtà dei lavoratori ospiti in Germania, diventando un simbolo di riscatto sociale. Con una determinazione ereditata dalla sua storia familiare, promette di difendere i lavoratori di Volkswagen dalla minaccia di chiusura degli stabilimenti e dai licenziamenti di massa annunciati dall’azienda.

«Il consiglio di amministrazione ha fallito», ha dichiarato Cavallo, riferendosi alla crisi interna dell’azienda, che ha portato alla proposta di rescindere i contratti collettivi e di ridurre drasticamente il personale entro il 2025. Circa 120mila dipendenti potrebbero perdere il lavoro, ma Cavallo ha promesso una resistenza feroce: «Non ci saranno chiusure di stabilimenti né licenziamenti obbligatori sotto la mia guida».

Cresciuta a Wolfsburg, Cavallo ha imparato il tedesco solo in età scolare, mentre in casa si parlava il dialetto calabrese. Ha raccontato come suo padre, operaio alla Volkswagen, le abbia sempre consigliato di lavorare nella stessa azienda, definendola «il miglior datore di lavoro della regione». Dopo aver studiato Economia aziendale mentre lavorava, ha scalato le gerarchie aziendali, diventando nel 2021 la prima donna a guidare il potente consiglio di fabbrica di VW.

Cavallo ha affrontato numerose sfide per affermarsi in un ambiente complesso, superando le difficoltà legate alle sue origini e alle barriere linguistiche. Ora si trova a fronteggiare una nuova battaglia: salvaguardare i posti di lavoro dei 600mila dipendenti che rappresenta. Lo farà con la stessa determinazione che l’ha portata a diventare la più importante sindacalista della Germania, in un’epoca di grandi trasformazioni per l’industria automobilistica.

La sua leadership sarà decisiva nei prossimi mesi, mentre la Volkswagen si prepara a ristrutturare e ridimensionare le sue operazioni. Tuttavia, Cavallo è pronta a difendere i diritti dei lavoratori, convinta che nessuna fabbrica debba chiudere e nessun dipendente debba essere lasciato indietro. «La mia battaglia è appena cominciata», afferma.

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