La tavola rotonda “politiche di prevenzione e contrasto alla violenza di genere in Calabria” si è tenuta nella sala Federica Monteleone di palazzo Campanella ed è stata promossa dall’associazione What Women Want – La Calabria vista dalle Donne, in collaborazione con l’Ufficio della Consigliera regionale di parità.
La novità riguarda i finanziamenti dei centri antiviolenza calabresi, infatti dalla regione, nell’ultimo bilancio della legge regionale 20 del 2007, è previsto un finanziamento di 400mila euro proprio per la realizzazione dei centri antiviolenza della Calabria.
Questo è l’impegno che ha espresso il Presidente del Consiglio regionale Nicola Irto nel corso proprio dell’evento in cui si è discusso di tutto questo. Già a fine Dicembre, in seguito all’approvazione del decreto, la Consigliera Regionale di Calabria in Rete aveva affermato che “questo provvedimento, opportuno e molto atteso, riapre una pagina d’impegno concreto da parte della Regione accanto alle donne che vivono ingiustizie insopportabili ed a sostegno dei centri che, con molti sacrifici, prestano la loro opera su questo fronte difficile”.
Irto ha affermato che 400 mila euro non bastano per un settore così nevralgico, ma rappresentano comunque l’inizio di un nuovo percorso che in Calabria si spera di incrementare, anche l’Assessore Roccisano ha annunciato un progetto con cui diffondere l’educazione all’amore nelle scuole calabresi,
La maggior parte dei centri anti-violenza in Italia non è pubblica. Certe regioni non ne hanno nemmeno uno e i centri privati sono spesso gestiti da volontari con pochissimi soldi a disposizione. Anche se non sempre qualificati, questi volontari sono spesso l’unica ragione per cui questi centri hanno continuato a vivere. In tali circostanze, anche le donne che temono per la loro vita non hanno altra scelta che rimanere nella loro relazione, o spostarsi del tutto in un’altra regione. Nella maggior parte dei casi, è impossibile.
Carlotta Tomaselli
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