Era un ex commerciante d’auto fallito, un 50enne milanese, a rifornire diverse regioni del Nord Italia di hashish e marijuana (in parte anche cocaina) con carichi che, solo in Veneto, variavano tra i 50 e 100 chili al mese. Gli spacciatori che ricevevano la droga dal 50enne erano dislocati in Lombardia, Veneto, Piemonte, fino in Toscana. L’uomo ora è in carcere a Milano, su mandato di custodia spiccato, su richiesta della Procura, dal Tribunale di Rovigo, che ha emesso altre 6 ordinanze.

L’inchiesta, denominata ‘Natale d’Estate’, è stata condotta carabinieri della Compagnia di Adria (Rovigo) che lo scorso luglio avevano scoperto e sequestrato 52 chilogrammi di hashish in un casolare abbandonato in provincia di Rovigo.

Secondo quanto finora dagli inquirenti sui suoi spostamenti, l’ex commerciante si riforniva in Calabria con stupefacente che arrivava dal Nord Africa.

Dopo il maxi-sequestro di luglio, i militari dell’Arma, tramite intercettazioni ambientali, avevano potuto seguire gli spostamenti e le mosse di chi cercava la droga. Era emerso così un rifornimento da Milano su Taglio di Po per 50-100 chilogrammi al mese, tra hashish e marijuana; la cocaina, invece, circa un chilo a settimana, arrivava da un pescatore 54enne di Chioggia, posto ai domiciliari. La droga veniva poi venduta a diversi consumatori-spacciatori, che la acquistavano per sé stessi e la rivendevano a prezzi maggiorati. Oltre al 50enne milanese, sono finiti in carcere altri tre uomini (uno svizzero e due marocchini) a Rovigo, mentre una donna marocchina residente a Taglio di Po è in carcere a Verona.

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