I posti a sedere erano riservati a un gruppo di disabili, ma i passeggeri che li avevano occupati non hanno voluto saperne di cederli. E per far rientrare la comitiva è stato necessario un pullman. È successo ieri alla stazione di Genova Piazza Principe. Per il rientro da una gita in Liguria, il gruppo, composto da 27 ragazzi e tre accompagnatori, aveva prenotato sul treno Regionale 3075 Albenga-Milano i posti a sedere da Genova al capoluogo lombardo. Esattamente come era avvenuto per il viaggio di andata.

Il convoglio, che all’altezza di Savona aveva subìto un atto vandalico (un estintore attivato in una carrozza) è arrivato in stazione alle 15.47. Sui finestrini del primo vagone erano affisse le etichette che informavano che quei posti erano riservati a una comitiva, ma tra la folla che riempiva sia il treno sia il marciapiedi della stazione genovese, altri viaggiatori hanno occupato velocemente anche quei sedili. Secondo quanto riferisce Trenitalia, informati dagli accompagnatori del gruppo, quattro addetti del servizio clienti sono saliti a bordo assieme a tre agenti della Polizia ferroviaria per far liberare quei posti da chi li aveva occupati impropriamente. Ma, sempre secondo la ricostruzione dell’azienda, le persone che si erano sedute non hanno voluto saperne di alzarsi nemmeno quando è stato spiegato loro che ad averli prenotati era una comitiva composta da ragazzi con disabilità.

Di fronte a questa situazione Trenitalia ha disposto rapidamente che il viaggio del gruppo privato del posto in treno proseguisse verso Milano a bordo di un pullman, che nel volgere di una mezz’ora è effettivamente partito da Piazza Principe con i ragazzi a bordo.

Oggi Trenitalia ha diramato una nota sull’episodio: “Ieri Trenitalia aveva riservato sulla prima vettura del treno regionale 3075 Albenga-Milano i posti necessari a far viaggiare da Genova a Milano una comitiva di persone con disabilità (27 persone + 3 accompagnatori). Sul treno, arrivato a Genova Piazza Principe in ritardo per un precedente atto vandalico, che aveva costretto a cambiare tipo di convoglio a Savona, sono saliti numerosi viaggiatori occupando tutti i posti- ricostruisce Trenitalia – compresi quelli tenuti e rimasti fino a lì liberi per la comitiva. A quel punto il personale di assistenza alla clientela è salito a bordo per invitare le persone a liberare quei posti.  Dopo circa venti minuti, nell’impossibilità di persuadere i clienti e permettere alla comitiva di viaggiare seduta e in maniera confortevole, com’era previsto, Trenitalia ha individuato una soluzione alternativa, utilizzando un pullman sostitutivo. Trenitalia, esprimendo vivo dispiacere e sdegno per l’accaduto, rimborserà integralmente il biglietto a tutti i partecipanti e conferma il proprio impegno a tutelare il diritto alla mobilità di tutti, in particolar modo di chi, per poterne godere pienamente, necessita di ogni doverosa attenzione: professionale, organizzativa e di comune senso civico”.

Iposti a sedere erano riservati a un gruppo di disabili, ma i passeggeri che li avevano occupati non hanno voluto saperne di cederli. E per far rientrare la comitiva è stato necessario un pullman. È successo ieri alla stazione di Genova Piazza Principe. Per il rientro da una gita in Liguria, il gruppo, composto da 27 ragazzi e tre accompagnatori, aveva prenotato sul treno Regionale 3075 Albenga-Milano i posti a sedere da Genova al capoluogo lombardo. Esattamente come era avvenuto per il viaggio di andata.

Il convoglio, che all’altezza di Savona aveva subìto un atto vandalico (un estintore attivato in una carrozza) è arrivato in stazione alle 15.47. Sui finestrini del primo vagone erano affisse le etichette che informavano che quei posti erano riservati a una comitiva, ma tra la folla che riempiva sia il treno sia il marciapiedi della stazione genovese, altri viaggiatori hanno occupato velocemente anche quei sedili. Secondo quanto riferisce Trenitalia, informati dagli accompagnatori del gruppo, quattro addetti del servizio clienti sono saliti a bordo assieme a tre agenti della Polizia ferroviaria per far liberare quei posti da chi li aveva occupati impropriamente. Ma, sempre secondo la ricostruzione dell’azienda, le persone che si erano sedute non hanno voluto saperne di alzarsi nemmeno quando è stato spiegato loro che ad averli prenotati era una comitiva composta da ragazzi con disabilità.

Di fronte a questa situazione Trenitalia ha disposto rapidamente che il viaggio del gruppo privato del posto in treno proseguisse verso Milano a bordo di un pullman, che nel volgere di una mezz’ora è effettivamente partito da Piazza Principe con i ragazzi a bordo.

Oggi Trenitalia ha diramato una nota sull’episodio: “Ieri Trenitalia aveva riservato sulla prima vettura del treno regionale 3075 Albenga-Milano i posti necessari a far viaggiare da Genova a Milano una comitiva di persone con disabilità (27 persone + 3 accompagnatori). Sul treno, arrivato a Genova Piazza Principe in ritardo per un precedente atto vandalico, che aveva costretto a cambiare tipo di convoglio a Savona, sono saliti numerosi viaggiatori occupando tutti i posti- ricostruisce Trenitalia – compresi quelli tenuti e rimasti fino a lì liberi per la comitiva. A quel punto il personale di assistenza alla clientela è salito a bordo per invitare le persone a liberare quei posti.  Dopo circa venti minuti, nell’impossibilità di persuadere i clienti e permettere alla comitiva di viaggiare seduta e in maniera confortevole, com’era previsto, Trenitalia ha individuato una soluzione alternativa, utilizzando un pullman sostitutivo. Trenitalia, esprimendo vivo dispiacere e sdegno per l’accaduto, rimborserà integralmente il biglietto a tutti i partecipanti e conferma il proprio impegno a tutelare il diritto alla mobilità di tutti, in particolar modo di chi, per poterne godere pienamente, necessita di ogni doverosa attenzione: professionale, organizzativa e di comune senso civico”

Rainews.it
Su fb così ha commentato l’avvocato Pino Mammoliti
Poveri ma belli, soprattutto dentro.
In Calabria può succedere di tutto e di più,dal malfunzionamento dei servizi essenziali alle torture burocratiche subite dai cittadini comuni.Ma mai e poi mai ,si potrebbe verificare che a bordo di un treno, in una carrozza sovraffollata, anziché cedere il posto a 27 persone con diverse difficoltà fisiche,il treno si debba fermare ,alla stazione successiva,per fare scendere i meno fortunati.
Questa surreale notizia di “bullismo” , giunge dalla tratta ferroviaria Genova -Milano, treno regionale di ieri pomeriggio ( lunedì dopo Pasqua, ancora freschi di parole di speranza e resurrezione) ed entra nelle case di tutti gli italiani, autorità civili, militari e religiose,comprese.
Cosa dire? Cosa sperare?
Senza timidezza e senza tema di smentita,in Calabria,da Nord a Sud,passando dalla desertificazione industriale e strutturale della nostra regione,una azione così indegna del vivere civile non si potrebbe verificare. In questo,e per molto altro ancora, siamo così diversi dalle “progredite ed avanzate” regioni del Nord.