Rientro incontrollato sulla Terra tra pochi giorni per il razzo cinese Long March 5B, che il 24 luglio scorso ha portato in orbita il secondo modulo della stazione spaziale Tiangong, attualmente in costruzione. “Il nostro consorzio EUSST sta monitorando il razzo cinese per elaborare previsioni sulla sua caduta, anche con strumenti italiani. Al momento la finestra per il possibile rientro è ancora molto larga: le previsioni, anche quelle fatte da altri enti sorveglianti, concordano che la caduta dovrebbe avvenire sabato o domenica,” ha confermato ai microfoni di MeteoWeb Giovanna Maria Stirpe, astrofisica dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF). “Con l’avvicinarsi dell’impatto la finestra temporale si restringerà e di conseguenza si potrà restringere anche la regione geografica di possibile caduta, che adesso è ancora l’intera fascia di latitudini comprese fra circa 41,5 nord e 41,5 gradi sud. Per l’Italia la zona potenzialmente interessata è quella meridionale e insulare,” ha spiegato l’esperta INAF.
La Cina rassicura, “bassa probabilità di danni”
La Cina sta seguendo da vicino i resti del razzo Long March 5B lanciato nel fine settimana, ma le possibilità che detriti causino danni sono molto scarse: lo ha affermato oggi il Ministero degli Esteri cinese.
Lo scorso anno la Cina è stata accusata di mancata trasparenza, in particolare dalla NASA, dopo aver taciuto sulla traiettoria stimata dei detriti di un altro razzo Long March 5B e sulla sua finestra di rientro.
Domenica scorsa, il razzo più potente del gigante asiatico è stato lanciato per la terza volta dal volo inaugurale nel 2020 per portare un modulo in orbita come parte della costruzione della stazione spaziale cinese.
Questo tipo di razzo adotta un design tecnico speciale e la maggior parte dei componenti sarà distrutta durante il rientro, ha sottolineato il portavoce del Ministero degli Esteri Zhao Lijian durante un briefing con i media, quando gli è stato chiesto se la Cina sapeva quando e dove i detriti del razzo sarebbero potuti cadere. La probabilità di causare danni all’aviazione e al suolo è molto bassa, ha detto Zhao.
Le probabilità che un’area popolata sulla Terra venga colpita da tali detriti sono basse, dato che la maggior parte della superficie terrestre è coperta dall’acqua: nel 2020, però, pezzi del primo Long March 5B sono caduti sulla Costa d’Avorio e hanno danneggiato diversi edifici.
Poche ore dopo il tentativo di rassicurazione di Zhao, la China Manned Space Agency (CMSA) ha rivelato la posizione del razzo in una rara dichiarazione pubblica: alle 8 UTC (le 10 ora italiana), il razzo si trovava a 263,2 km dalla Terra nel punto più lontano e a 176,6 km nel punto più vicino nella sua orbita ellittica, ha riferito l’agenzia. Nessun dettaglio sul rientro è stato fornito dalla CMSA.
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