Diciassette anni di carcere per due omicidi e un tentato omicidio.
È il verdetto della Corte d’Assise di Asti nel processo a carico di un gioielliere della provincia di Cuneo, oggi 68enne, imputato per l’assassinio di due dei tre rapinatori che il 28 aprile 2021 fecero irruzione nel suo negozio, nella frazione Gallo di Grinzane Cavour di Cuneo. Il terzo, ferito a una gamba, era riuscito a fuggire ed era stato arrestato poche ore dopo. Il pm aveva chiesto una condanna a 14 anni.
“La parola difesa stona con un video in cui abbiamo visto un’esecuzione” aveva detto il pubblico ministero nella requisitoria. Il gioielliere ha sostenuto di avere sparato quattro colpi contro l’auto parcheggiata dei rapinatori perché temeva che i banditi avessero rapito sua moglie. “Le ero passato di fianco con la pistola in mano, senza vederla. Ancora adesso sono rimasto stupito quando ho visto i filmati, non ho quel fotogramma in testa”.
“Lo stesso, come riporta il sito rainews.it, pensava di doversi scontrare ad armi pari per liberare la moglie dalla stretta dei rapinatori” ha insistito anche il suo legale, chiedendo l’assoluzione per legittima difesa putativa ed evidenziando il trauma conseguente a una precedente rapina: “Tutti gli psichiatri hanno rilevato tratti di personalità disarmonici nel gioielliere, parlando di ‘rigidità’ e aspetti riconducibili a una personalità paranoide”.