“Secondo le nostre informazioni, il nemico mi ha contrassegnato come obiettivo numero 1 e la mia famiglia, come obiettivo numero 2″, le parole del presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky fanno presagire il desiderio dei russi di prendere Kiev. Una mossa ampiamente anticipata dall’intelligence: “La caduta della città nelle mani delle forze russe potrebbe essere una questione di ore”. Le forti esplosioni udite nel centro della capitale fanno strada alle forze armate di terra che muovono nei sobborghi della città.
“Vogliono distruggere politicamente l’Ucraina distruggendo il capo di Stato. Secondo le nostre informazioni gruppi di sabotaggio nemici sono entrati a Kiev. Resto nella zona del governo insieme ad altri”, si legge sul sito internet ufficiale della presidenza. Zelensky si rivolge anche alla comunità internazionale lanciando un duro atto di accusa: “l’Ucraina è stata lasciata sola a combattere la Russia. Chi è pronto a combattere con noi? Non vedo nessuno. Chi è pronto a dare all’Ucraina una garanzia di adesione alla Nato? Tutti hanno paura”.
La situazione è critica e il bilancio della guerra conta, per ora, “137 dei nostri eroi, nostri cittadini, di cui 10 ufficiali, 316 sono rimasti feriti” dice il presidente, oramai a un passo dalla firma del decreto di mobilitazione generale della popolazione. Vietato lasciare il Paese agli uomini tra i 18 e i 60 anni: diecimila fucili automatici sarebbero stati distribuiti nelle ultime ore ai civili della capitale per prepararsi a resistere. Misura che si aggiunge all’approvazione della legge marziale e, appunto, l’offerta di un’arma a qualsiasi cittadino la richieda.
Kiev al momento è sotto assedio. “L’esercito russo avrebbe sequestrato due veicoli delle forze armate ucraine e i militari, indossate le uniformi dell’Ucraina, si stanno spostando nel centro di Kiev. Sono seguiti da una colonna di camion militari russi”, riferisce Kyiv Independent citando il viceministro della Difesa. Spari avvertiti vicino al quartiere governativo. La notte appena trascorsa è stata movimentata dai bombardamenti. Scrive il Kyiv Post: “Le forze russe sono entrate nel distretto di Obolon”, a 10 Km da Kiev. Intanto le truppe d’assalto aviotrasportate delle forze armate ucraine stanno combattendo negli insediamenti di Dymer (45 Km da Kiev ) e Ivankiv (80 km di distanza dalla capitale), dopo l’avanzata di “un gran numero di veicoli corazzati nemici sul confine del fiume Teteriv. Il ponte sul fiume è stato distrutto”. Lo si legge in un tweet del ministero della Difesa ucraino.
Fonti di intelligence fanno sapere che la Russia avrebbe completamente annientato la difesa aerea ucraina e pertanto avrebbe preso il controllo totale dello spazio aereo, chiuso a tutti i voli civili. Inutile il tentativo di trattative. Dopo l’aggressione c’è stato un primo contatto tra il Presidente russo Vladimir Putin con il presidente francese Emmanuel Macron. Il francese avrebbe chiesto un confronto tra Putin e Zelensky ma senza successo. Il presidente russo avrebbe giustificato con “chiarimenti dettagliati i motivi e le circostanze della sua decisione di condurre un’operazione militare speciale”. “Abbiamo fatto di tutto perché prevalesse la via diplomatica. Qualche ora prima dell’attacco, discutevamo con Putin degli accordi di Minsk. Sì, c’è stata doppiezza e la scelta deliberata e cosciente di scatenare la guerra, quando potevamo ancora avere la pace”, ha sottolineato Macron.
La rapidità dell’intervento militare russo confermerebbe le parole del residente degli Stati Uniti Joe Biden. Il capo della Casa Bianca è tornato a sottolineare che la comunità internazionale ha fatto tutto ciò che era possibile per evitare il conflitto. Ma secondo Biden l’attacco russo è stato “premeditato e programmato per mesi“. “Putin è l’aggressore di questa guerra. Ora dovrà scontrare le conseguenze”. Il Presidente degli Stati Uniti ha annunciato “sanzioni durissime con l’obiettivo di massimizzare l’impatto a lungo termine per la Russia, ma minimizzando l’impatto con gli alleati”. “Gli Usa non lo stanno facendo da soli. Abbiamo creato una coalizione che rappresenta metà dell’economia mondiale”. Poi Biden in un tweet assicura: “Il popolo ucraino ha conosciuto 30 anni di indipendenza, non tollererà di essere riportato indietro di 30 anni”. Una risposta a quello che aveva detto il Presidente russo, che aveva provato a rassicurare il proprio Paese: la Russia “resterà all’interno dell’economia mondiale” e l’Occidente ha commesso un errore nell’infliggerle sanzioni in seguito all’invasione dell’Ucraina. Rivolto agli imprenditori, il leader del Cremlino ha assicurato: “Continueremo a cercare di lavorare con la stessa solidarietà e non con minore efficienza”.
Colpita una scuola a Gorlovka, nell’autoproclamata repubblica popolare di Donetsk. Lo rende noto il sindaco della città, Ivan Prikhodko: “Due insegnanti – scrive su Telegram – sono stati uccisi in un attacco alla scuola numero 50. Una persona è rimasta ferita”. Le principali città della regione di Sumy sono state circondate dalle truppe russe, regione a circa 300 chilometri a est di Kiev.
Mosca ha circondato il Nord e l’Est dell’Ucraina con circa 190 mila truppe, 30 mila delle quali in Bielorussia, ha ammassato le sue forze navali nel Mar Nero e ha chiuso il Mare d’Azov alla navigazione. In totale la Russia può contare su 900 mila truppe, due milioni di riservisti e mezzo milione di militari impiegati in altre forze. L’Ucraina dispone un esercito di terra di 145 mila effettivi, più 45 mila nell’aeronautica e altri 11 mila nella marina. I riservisti sono 900 mila, ai quali si aggiungono altri 100 mila impiegati in altre forze. L’attacco avviene su larga scala con sacche di resistenza più o meno decise.
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