Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha annunciato che Abu Ibrahim al-Hashimi al-Qurayshi, indicato come “leader” del gruppo Stato islamico “è stato messo fuori combattimento” nel corso di un raid delle forze speciali americane nel nord-ovest della Siria. “Grazie alla capacità e al coraggio delle nostre forze armate abbiamo eliminato Abu Ibrahim al-Hashimi al-Qurayshi” si riferisce in un comunicato della Casa Bianca.
Nel corso del discorso alla Nazione dalla casa Bianca, il presidente Biden si è riferito direttamente ai terroristi dicendogli: “Vi verremo a prendere in ogni parte del mondo, ovunque vi nascondiate”. Abu Ibrahim al-Hashimi al-Quraishi “era una grande minaccia per il mondo e le forze militari americane l’hanno rimossa con successo”
Come già anticipato da fonti dell’amministrazione ai media americani, il presidente ha detto che è stato lo stesso leader dello Stato Islamico a provocare l’esplosione in cui sono rimasti uccisi i civili.
Gli Usa hanno scelto il “rischio” di un raid delle forze speciali invece di un attacco aereo per proteggere i civili ma il leader dell’Isis: “Mentre le truppe si avvicinavano, in un disperato atto finale di vigliaccheria ha scelto di far esplodere il terzo piano” dell’abitazione, senza alcun riguardo nei confronti dei suoi familiari o di altre persone presenti nell’edificio”, ha detto Biden.
Il raid è stato condotto da circa una ventina di militari delle forze speciali Usa, giunti sul luogo a bordo di elicotteri e fiancheggiati da elicotteri d’assalto, da droni armati Reaper e da caccia bombardieri. I commando americani sarebbero entrati in azione dopo la mezzanotte, nella città di Atmeh, presso il confine con la Turchia.
Il blitz avrebbe preso di mira in particolare un’abitazione. Stando alla ricostruzione fatta dall’Osservatorio siriano per i diritti umani, le forze americane hanno “circondato un edificio di due piani, chiedendo alle persone all’interno di uscire e arrendersi”, ma ci sono stati “scontri in cui sono intervenuti caccia della coalizione che hanno preso di mira la zona”. Secondo le fonti interpellate dall’ong, gli scontri sono andati avanti per circa 90 minuti.
L’operazione ricorda quella condotta nell’ottobre del 2019, che ha portato all’uccisione dell’allora leader dell’Isis, Abu Bakr al-Baghdadi, anch’egli morto dopo aver fatto detonare un giubbotto esplosivo. Al-Qurayshi era stato indicato come successore proprio di al-Baghdadi.
Stando agli attivisti e ai soccorritori della Syria Civil Defence, un’organizzazione nota anche come White Helmets, nel raid sono rimaste uccise 13 persone, tra le quali minori e donne, compresi i familiari del “leader” dell’Isis.
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