R. e P.

DAL CENTRO DI PARDESCA DI BIANCO

Risposta alle rimostranze di una mamma

“Non ti curar di lor ma guarda e passa” ….(inf. III 51)

Sarebbe facile, per nulla faticoso lasciare che gli avvenimenti spiacevoli della vita passino, aspettare perche’ si sa… ogni cosa passa e tutto torna nell’ordine prestabilito.
Ma come si fa a lasciar correre e a guardare oltre quando una mamma urla al mondo la sua disperazione? E noi non possiamo fare di piu?

Come si fa ancora a lasciar correre quando il nome della Prometeo proprio da quella mamma che ogni giorno ci affida suo figlio viene insultato? Sembra un paradosso!

Percio’ cercheremo di spiegare, e per farlo ragioneremo passando da un punto all’altro della questione nella speranza che chi legge capisca e non giudichi ne’ noi ne’ la mamma da cui parte la protesta.
E’ doveroso farlo per non creare ombre sul nostro nome ne’ su quello di tutti gli operatori che da anni dedicano la loro vita a questo lavoro. Perche’ loro , i nostri operatori, sono la Prometeo!!

Come si fa a pensare che un’Associazione che opera da da piu’ di 20 anni, per rispondere ai bisogni delle famiglie, nata e sostenuta dall’ANGSA (Ass. Naz. Genitori Soggetti Autistici) per creare servizi efficienti , per far comprendere l’autismo, per formare la scuola all’accoglienza, per sensibilizzare al rispetto dei diritti di inclusione, possa in qualche modo emarginare, escludere, isolare?
Una evidente contraddizione chiara a tutti i genitori che frequentano le nostre strutture (piu’ di 100)., e alle numerose istituzioni con cui abbiamo collaborato e di cui godiamo la stima..
Una contraddizione in termini.
E allora? Qual è il problema? Sarebbe piccola cosa scendere nei dettagli , l’importante è capire i principi e i valori che animano la nostra Associazione.
Siamo una Ass. senza fini di lucro. Nessuno trae profitto, alcuni operano gratis .i professionisti sono pagati per il loro lavoro, meno di tanti altri sul mercato nonostante l’esperienza e la alta formazione e competenza. L’unica nostra motivazione e’ offrire servizi! Possibilmente adeguati ai bisogni
Le risorse di personale sono limitate: il nostro lavoro prevede sempre un rapporto1/1 e grande competenza comprovata e certificata. La formazione è continua. Non è facile trovare personale con tali caratteristiche nella zona e per affidare un utente pretendiamo una formazione interna, a volte molto lunga
I nostri Centri, al contrario della maggior parte dei servizi del genere, accolgono utenti di ogni eta’ proprio perche consapevoli delle difficoltà con le persone adulte.
Le risorse devono necessariamente essere distribuite tra tutti gli utenti. Le ore di trattamento possono pertanto subire modifiche in relazione alle richieste sempre crescenti.
Ecco la ragione di questa e di altre proteste. Liste d’attese e ore assegnate al disotto di quelle richieste.
Il principi di etica, di equita’ tra tutti gli utenti sono i nostri valori che non possiamo e non vogliamo infrangere!

 

Le soluzioni?
Finche’ saremo i soli ad offrire servizi non ci sono soluzioni. Finche’ noi opereremo nel silenzio assordante delle istituzioni che potrebbero dare servizi aggiuntivi e complementari (vedi trasporto, assistenza domiciliare, supporto alle famiglie specie per gli adulti) non ci sono soluzioni.

Leggo infine eminenti politici che gridano allo scandalo , parlano impunemente di esclusione, vergogna e condotta inaccettabile. Cio’ perche’ il nostro ragazzo ha ridotto l’orario (attualmente ben 20 ore/settimanali) Sembra una esclusione questa? Si capisce che invece è un piccolo privilegio concesso perche’ le difficolta’ dell’eta’ adulta sono note?
Facile avvallare il pianto di una mamma e NON FARE. Facile quanto comodo non considerate i dati, come la scienza ci impone, Facile non cercare di carpire le informazioni, di ascoltare tutti come la politica dovrebbe fare. Semplice mettere un like, è solo un click della mano. Se si aggiunge un cuore che batte, meglio.
Ma si sa… è questa la solita sorfa della nostra politica! E’ la superficialità della gente.
Pertanto, un abbraccio alla signora di cui comprendiamo lo stato d’animo e perdoniamo le rimostranze . L’ amarezza cede il posto ad altri sentimenti.
Ma un invito forte alla politica a non lasciare sole le famiglie e a non lasciare sole le associazioni che per quanto meritevoli e motivate non possono essere le uniche a colmare vuoti immensi come il mare!