Il pizzaiolo sidernese Vincenzo Fotia è stato uno degli insegnanti italiani dell’Accademia Nazionale della Pizza DOC giunti in Argentina appositamente dall’Italia per trasmettere le loro conoscenze nella masterclass della Scuola.

Alla domanda sui motivi per cui la ricetta della pizza napoletana ha impiegato del tempo per raggiungere l’Argentina e il mondo, Fotia ha risposto dicendo che il motivo fosse da ricercare solo in una questione burocratica. La pizza napoletana, infatti, richiede il certificato di Specialità Tradizionale Garantita (ETG), il marchio identificativo concesso dall’Unione Europea per tutelare i prodotti agroalimentari tradizionali dei Paesi membri.

I napoletani sono molto orgogliosi della loro pizza e non vogliono che sia preparata con leggerezza.

Per questo, Antonio Giaccoli, presidente dell’Accademia Nazionale Pizza DOC, anche lui a Buenos Aires per partecipare all’evento Scuola, ha affermato che dovevano assicurarsi che la pizza fosse fatta con i più alti standard per prendersi cura del prodotto.

Sia Giaccoli che Fotia sostengono che la pizza napoletana non sia “una moda passeggera”. Per loro è l’originale, la prima, l’autentica pizza italiana. Complimenti!

A. T. ecodellalocride.it