Da Giaveno (TO) a Bova in sella ad una bici. E’ stato questo il leit motiv di un’avventura durata quindici giorni, e lunga oltre 1400 km, conclusa ieri con una cerimonia semplice e sobria tenutasi nella piazza centrale di uno dei Borghi più belli d’Italia.
A margine della celebrazione abbiamo raggiunto proprio Leo Iiriti, ideatore dell’impresa che nell’occasione ha trovato come compagni di viaggio due ciclisti esperti, Barbara De Polli e Giovanni Martinacci. A Leo Iiriti abbiamo chiesto da dove ha preso le mosse un’idea tanto suggestiva: “Era un sogno – dice Iiriti – che avevo riposto nel cassetto da tempo a causa della malattia di mio figlio che ci ha lasciati ormai da qualche anno, l’aggravarsi delle sue condizioni ci ha proiettati in un baratro difficilmente immaginabile ed oggi che lui non c’è più ho voluto dedicargli questa avventura che ha da un lato il sapore del ritorno a casa, dall’altro certamente il coronamento di qualcosa che sognavo da tempo. Devo dire grazie a Barbara De Polli e Giovanni Martinacci che prima di essere in quest’ultima occasione miei compagni di viaggio, sono stati veri amici, sempre vicini a noi e al nostro Francesco di cui sono stati anche fisioterapisti lungo il triste decorso. Barbara e Giovani – prosegue Iiriti – sono abituati a girare il mondo in bici, e da Capo nord al sud del mondo hanno sempre unito al gusto della scoperta una parte legata alla solidarietà. Un grazie lo devo poi a mia moglie e a mio fratello che oggi hanno improvvisato questa festa a sorpresa costringendomi a versare lacrime di commozione. Vorrei poi dire grazie ai tanti amici e compaesani che oggi hanno condiviso questo momento in piazza con me. Un ultimo ringraziamento – conclude Iiriti – va al sindaco Santo Casile, al vicesindaco Domenico Iiriti ed al vicepresidente del Club dei Borghi più Belli d’Italia, Gianfranco Marino per la loro presenza istituzionale e per le belle parole che mi hanno tributato”.