“Quanto accaduto nella giornata di ieri a Curinga da parte dei Carabinieri della Compagnia di Girifalco rappresenta un intervento importante da parte dei militari impegnati in servizio in Calabria ad aver utilizzato il “taser” per bloccare una persona che, in stato di agitazione, minacciava di togliersi la vita ed era diventata un pericolo per se stesso e gli altri cittadini che cercavano di calmarla”. Lo sostiene Daniele Ciambrone, Segretario Generale Aggiunto Regionale di Unarma per la Calabria.

“Quanto accaduto nella giornata del 5 maggio a Curinga, dove una persona sottoposta agli arresti domiciliari, andava in escandescenza e, nel concitamento prendeva un coltello e iniziava a minacciare i Carabinieri e gli operatori degli altri dispositivi intervenuti nel tentativo di fermarla. “L’uso del taser, la pistola “gialla” ad impulsi elettrici, si e` dimostrata efficace e` indispensabile a bloccare il soggetto.

In episodi del genere – continua Ciambrone – sono indispensabili le dotazioni come il tester che ha permesso di fermare il peggio.

Difatti il soggetto con in mano un coltello oltre che minacciare i carabinieri intervenuti ha iniziato ad autolesionarsi con grave pericolo per la sua stessa vita e per quella di quanti lo circondavano. Un plauso ai Carabinieri intervenuti con professionalita` e saggezza”.

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