Questa ricetta ci fornisce l’occasione di sfatare una credenza che non corrisponde alla realtà: la polenta non è un alimento esclusivo dei paesi del nord Italia. La fhriscatula, termine con cui si identifica in Calabria la polenta, derivante dal termine francese flasque (molle), in passato era usata quotidianamente dagli strati sociali più poveri del Sud Italia, tanto che venne identificata come “cibo dei poveri” e per questo disprezzata dai ceti più abbienti. Col tempo, migliorate le condizioni economiche anche dei ceti più indigenti, fu completamente abbandonata come alimento e sostituita con la pasta.
Le origini della fhriscaluta sono lontanissime e risalgono addirittura all’antica Roma, periodo in cui si preparava uno sfarinato di legumi, diffuso in tutto il Sud d’Italia, con il quale si realizzava qualcosa molto simile alla polenta di grano turco; per la polenta fatta con la farina di mais dovremo attendere la scoperta dell’America. Ma passiamo alla ricetta della fhriscatula con broccolo e ciccioli di maiale (in Calabria chiamati comunemente sfrizzoli).
Polenta calabrese: Fhriscatula con broccoli e ciccioli di maiale
Farina di mais (300 gr tipo fioretto)
Broccolo calabrese due cespi grandi
Pancetta affumicata 100 g
Pecorino grattato 50 gr
Minciulli 2 cucchiai (sfrizzoli)
Aglio uno spicchio
Peperoncino
Olio evo e sale q.b.