I Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Cosenza, anche nell’anno scorso, hanno condotto su tutto il territorio calabrese e nazionale una serie di azioni investigative che hanno consentito non solo il recupero di diversi reperti archeologici, frutto di scavi clandestini, ma anche il sequestro di numerosi beni d’antiquariato, tra cui importanti dipinti commercializzati in Calabria e provenienti da furti in abitazioni avvenuti in tutta Italia, oltre che di diverse opere d’arte contemporanea false.

Particolarmente significativa è risultata l’indagine condotta dai militari del TPC bruzio, coordinati dalla Procura di Parma, che ha consentito il recupero di un dipinto olio su tela risalente alla fine del sec. XVII, raffigurante “Cristo in croce”, e che è partita da un controllo eseguito durante “Mercantinfiera 2023”, manifestazione antiquariale svoltasi proprio a Parma nell’ottobre del 2023.

L’opera, rubata nel 2015 durante un furto in una abitazione privata della provincia di Benevento, è stata infatti individuata in un uno stand espositivo.

Con la collaborazione del denunciante, si è riusciti a confermare la provenienza furtiva e pertanto si è potuto procedere al sequestro d’iniziativa, poi convalidato dalla Procura del capoluogo emiliano disponendo successivamente il dissequestro e la restituzione del bene al legittimo proprietario.

Oltre a questo importante risultato, il Nucleo di Cosenza ha proseguito, nello stesso anno, ad operare nel contrasto delle varie forme di aggressioni criminali nei confronti del patrimonio culturale locale e regionale, anche grazie ai segnali positivi registrati a seguito dell’entrata in vigore di apposite leggi in materia.

Un anno di attività, dunque, che tracciandone un breve bilancio, ha portato all’arresto di una persona in flagranza di reato e alla denuncia di altre cinquanta, di cui 21 per reati contro il paesaggio.

Recuperati, poi, nove beni antiquariali; quasi tremila reperti archeologici; sequestrate 26 opere pittoriche e quattro d’antiquariato che erano false.

Eseguiti, ancora, 76 controlli ad aree archeologiche finalizzati a prevenire le attività di scavo clandestino; altri 51 controlli sono stati effettuati in aree paesaggistiche e monumentali per prevenire eventuali abusi edilizi; 35 hanno invece interessato attività antiquarialifiere e mercatini di settore così da prevenire i reati di ricettazione e riciclaggio; mentre sono 228 i beni culturali sottoposti ad accertamenti fotografici.

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