A fine aprile scorso si è presentato ai carabinieri di Crotone per sporgere una denuncia. La vittima, un uomo del posto, ha raccontato ai militari le sue vicissitudini, ovvero che da circa due mesi un altro uomo, con cui aveva avuto un rapporto sessuale, filmato a sua insaputa, lo stesse minacciando di diffonderne il video se non lo avesse pagato.
La vittima, sotto pressione e intimorita, gli aveva dato dei soldi, ma le richieste di denaro e le minacce non si sarebbero affatto fermate.
Da qui la decisione di rivolgersi all’Arma facendo scattare subito le indagini, eseguite con modalità tradizionali e tecniche, che hanno documentato sia i rapporti telefonici tra i due che le richieste estorsive, e che stamani si sono concretizzate con l’arresto di tre persone.
Per due di loro, due romeni, uno di 45 anni, residente a Crotone; ed uno di 39 anni residente a Cutro, si sono spalancate le porte del carcere. Il terzo, un 35enne italiano residente nel capoluogo pitagorico, è stato invece sottoposto ai domiciliari.
Gli investigatori hanno accertato centinaia di telefonate e messaggi inviati alla vittima, la diffusione del video realizzato da uno degli indagati agli altri due e ad altre persone, oltre che alla stessa vittima per rafforzare la minaccia.
Documentate, inoltre, le telefonate e i messaggi da parte degli due indagati per continuare ad estorcere denaro al malcapitato, diffondendo più volte il video, mantenendolo così in una condizione di paura e assoggettamento.
La misura cautelare, eseguita ieri dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Crotone è stata emessa dal Gip del Tribunale di Crotone su richiesta della Procura.
I reati contestati, a vario titolo, sono quelli di atti persecutori, estorsione continuata e diffusione di video a contenuto sessuale (il cosiddetto revenge porn).
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