Due Daspo cosiddetti “fuori contesto”, della durata di un anno ciascuno, sono stati emessi dal questore di Crotone, Renato Panvino, a carico di altrettante persone già condannate rispettivamente per violazione delle norme sulle armi e per associazione a delinquere in violazione delle disposizioni sulla disciplina dell’immigrazione e sulla condizione dello straniero.
I provvedimenti, emanati sulla scorta di un procedimento amministrativo avviato dalla Divisione di Polizia Anticrimine, traggono la loro legittimazione dalla legge (la 401 del 1989) che ne ha previsto l’applicabilità anche in ambiti esterni agli eventi sportivi.
Il divieto pertanto è applicabile oggi non soltanto a coloro che si sono dimostrati pericolosi per lo svolgimento delle manifestazioni agonistiche, in occasione delle stesse, ma anche a coloro i quali questa pericolosità l’abbiano dimostrata anche in altri contesti, come l’essere incorsi in una denuncia o in una condanna, anche con sentenza non definitiva, per determinati reati, specificamente indicati e scelti come indici precisi di attitudine al compimento di reati di particolare allarme sociale.