R. e P.

Un’emozione collettiva ha unito la comunità crotonese, sabato 5 aprile, durante la cerimonia di svelamento della statua di Hera Lacinia, posizionata sul lungomare cittadino, in Piazza Berlinguer. Un’opera monumentale firmata dallo scultore Antonio Affidato, che rilegge in chiave contemporanea una delle più importanti divinità dell’antica Kroton. L’evento ha visto la partecipazione di numerose autorità civili, militari e religiose, accorse per condividere un momento di grande significato culturale per la città. L’inaugurazione ha rappresentato non solo l’omaggio a una figura cardine dell’antica Magna Grecia, ma anche l’occasione per riaffermare il legame profondo che unisce Crotone alla sua storia millenaria. La scultura di Affidato, figlio del maestro orafo Michele, realizzata in bronzo, raffigura la Dea nella sua maestosa regalità: nella mano sinistra tiene una melagrana, simbolo di fertilità e abbondanza; nella destra regge uno scettro, emblema di potere e protezione. A cingerle il capo, un diadema ispirato a quello conservato nel Museo archeologico nazionale di Crotone. L’opera alta due metri e mezzo è stata collocata su una base di marmo di due metri. A rendere ancora più significativo il momento, gli interventi dello scrittore e saggista Pino Aprile, dell’archeologo il Prof. Francesco Cuteri e della Soprintendente Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per le province di Crotone e Catanzaro Dott.ssa Stefania Argenti e dello stesso artista Antonio Affidato, che hanno voluto condividere con il pubblico riflessioni, suggestioni e parole su ciò che rappresenta quest’opera per la città di Crotone. “Questo momento è bello perché, come si vede, richiama tanta gente – ha spiegato Pino Aprile – Vedere tanta gente per una cosa bella, è la traduzione della ricetta antimafia di Peppino Impastato. Se volete davvero combattere la mafia dovete insegnare la bellezza. Ecco, questo rende più bella Crotone”. Nel corso del suo intervento lo scultore Antonio Affidato, visibilmente emozionato ha sottolineato: “Questo è un simbolo che ci deve ricordare, non solo quello che siamo stati e quello che siamo, ma soprattutto quello che rappresentiamo, e cioè la base di tutto il pensiero occidentale, la base di tutto quello che noi conosciamo oggi del mondo moderno. Io sono fiero di essere crotonese, sono onorato di essere nato a Crotone – ha poi aggiunto l’artista – Una promessa che voglio fare alla mia città, ai crotonesi, ma soprattutto a me stesso, è quella di mettercela sempre tutta, di fare sempre del mio meglio, per far vedere ad altri quello che ho sempre visto io, quando parlo e penso a Crotone. La vera faccia di Crotone, la vera faccia della Calabria. La faccia della bellezza, perché siamo questi. Un popolo fiero, un popolo bello, un popolo con una storia millenaria”. Anche la Soprintendente Stefania Argenti ha espresso parole di apprezzamento per questa nuova opera: “La città di Crotone è unica e nella sua unicità deve essere impreziosita da un patrimonio che parla anche l’arte contemporanea, che è l’arte dei giovani, è l’arte che ci lega, è l’arte con la quale ci possiamo confrontare. Il maestro affidato a saputo dare la sua interpretazione, la sua arte. Una delle più difficili a livello scultoreo da eseguire e quindi siamo veramente di fronte ad un’eccellenza. Quell’eccellenza che ha sempre dominato questo territorio da sempre, e Antonio è uno dei discendenti e rappresenta egregiamente un’arte straordinaria che possiamo toccare con mano”. La manifestazione ha visto una grande partecipazione popolare. Tantissimi cittadini si sono radunati attorno all’opera per assistere allo svelamento e immortalare quel momento che resterà nella memoria collettiva della città.  L’iniziativa voluta dall’Amministrazione Comunale rientra in un più ampio progetto di valorizzazione dell’identità storica e culturale di Crotone, attraverso interventi artistici capaci di dialogare con lo spazio urbano e restituire dignità e bellezza ai luoghi simbolo della città. Ad esprimere parole di soddisfazione, il Sindaco di Crotone Vicenzo Voce, che ha ribadito l’importanza di quest’opera, immersa nel contesto cittadino: “è uno sguardo al passato, all’antica Magna Grecia, ma guardando al futuro con un segnale di speranza veramente per tutti. E questo il significato di un’opera d’arte sul nostro lungomare, non solo attrazione turistica, ma speranza anche per i tanti giovani, perché creando bellezza vogliamo creare le condizioni migliori, soprattutto per loro.”  Tra le tante autorità presenti all’evento: i Procuratori della Repubblica Dott. Nicola Gratteri e Domenico Guarascio, il Gen. Emilio Errigo commissario straordinario di Arpa Calabria, il Vicepresidente Nazionale di Confapi Francesco Napoli, la Presidente del “Brutium”, associazione dei calabresi nel mondo Gemma Gesualdi, l’archeologo Francesco Cuteri, Il Presidente di Unindustria Calabria Aldo Ferrara e il Presidente della Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia Pietro Falbo. Il lungomare di Crotone si arricchisce non solo di un nuovo simbolo, ma anche di una testimonianza verso un popolo, che attraverso l’arte, riafferma la propria storia e le proprie origini. L’evento si è concluso con un lungo applauso da parte del pubblico e con l’impegno, espresso da tutte le autorità presenti, a continuare a investire nella cultura come strumento di crescita, consapevolezza e coesione sociale.