A San Paolo del Brasile, al termine delle indagini coordinate dalla Procura Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria e condotte dal Servizio Centrale Operativo della Polizia  e dalla squadra mobile di Reggio Calabria con il raccordo svolto del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia e dalla rete dell’Interpol, agenti della Polizia brasiliana hanno localizzato e catturato il latitante della ‘ndrangheta calabrese Vincenzo Macrì, già inserito nell’elenco dei latitanti pericolosi stilato dal ministero dell’Interno.

L’arrestato è figlio di Antonio Macrì, leader carismatico, soprannominato per la sua caratura criminale “boss dei due mondi”, particolarmente influente anche oltreoceano (Canada e Stati Uniti), ucciso in un agguato a Siderno nel gennaio del 1975, nell’ambito della prima guerra di ‘ndrangheta.

Vincenzo Macrì, che negli ultimi anni si era stabilito ad Aalsmeer (Olanda), è stato rintracciato all’aeroporto di San Paolo del Brasile, diretto nella Capitale del Venezuela Caracas, dove viveva da qualche tempo utilizzando una falsa identità individuata proprio dagli investigatori della Squadra Mobile reggina e dello Sco.

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