Le prime segnalazioni della ‘sorella’ della variante Omicron, indicata con la sigla BA.2, risalgono a metà dicembre in India, dove la variante del SarsCoV2 è diventata rapidamente dominante, e in seguito si è diffusa nelle Filippine, Singapore e Giappone. Nello stesso periodo è stata rilevata anche in Sud Africa e ha raggiunto l’Europa, dove le sequenze sono state identificate in alcuni Paesi scandinavi, fra i quali la Danimarca, in Gran Bretagna e in Germania. L’Italia è entrata adesso fra i Paesi nei quali la BA.2 è presente. La variante appartiene allo stesso ceppo della Omicron che conosciamo da tempo, ossia il B.1.1.529, ma si distingue per alcune mutazioni sulla proteina Spike, l’artiglio con il quale il virus aggancia le cellule. Per questo motivo, per distinguerla dalla prima versione della Omicron, è stata chiamata BA.2

La variante Omicron 2 più contagiosa ma non più aggressiva

Secondo i dati raccolti finora in Gran Bretagna e in Danimarca, dove si sta diffondendo, Omicron 2 sarebbe più contagiosa ma non più aggressiva. In realtà, come chiarisce il virologo Matteo Bassetti sui social, si tratta di una “sottovariante di Omicron, BA.2“. Calcoli preliminari “indicano che Omicron 2 è una volta e mezza più contagioso di Omicron”, prosegue, spiegando che se ne sta ancora seguendo lo sviluppo. “Se è più contagiosa – prosegue Bassetti – potrebbe significare che l’ondata di infezioni sarà maggiore e si estenderà ulteriormente fino a febbraio rispetto alle proiezioni precedenti”.

Il virologo rassicura: “Quello che però sembra certo è che non aumentano i ricoveri per forme gravi. Quindi Omicron 2 morde meno, soprattutto nei vaccinati, come del resto Omicron”.

In Danimarca in una settimana i casi di Omicron 2 si sono raddoppiati, ma si sono dimezzati i ricoveri. “UK ha pubblicato i dati sull’efficacia dei vaccini nei confronti di Omicron 1 e 2”, scrive Bassetti. “Come avevo già detto per primo le tre dosi di vaccino funzionano su entrambe le varianti, addirittura meglio su Omicron 2. Acceleriamo anche noi il ritorno alla normalità”.

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