Truffa ai danni dello Stato e autoriciclaggio: arrestate tre persone. La procura di Cosenza sta eseguendo un provvedimento di misura cautelare per tre persone e un decreto di sequestro di 15 milioni di euro.
Inoltre, su disposizione del gip sono state iscritte sul registro degli indagati altre otto persone. Le indagini, svolte dalla Guardia di finanza di Cosenza e dal Centro operativo sicurezza cibernetica di Cosenza, si sono avvalse di numerose intercettazioni telefoniche e ambientali e hanno preso il via dopo diverse segnalazioni per operazioni sospette. L’attività investigativa ha consentito di accertare l’esistenza di una organizzazione di sette persone operante a Cosenza e in particolare sulla costa tirrenica cosentina, finalizzata alla “realizzazione di truffe ai danni dello Stato” per il conseguimento di crediti di imposta, poi monetizzati attraverso Poste Italiane e successivamente riciclati mediante l’acquisto di oro da investimento. Durante le indagini sono stati sequestrati 3 chilogrammi di monete d’oro, per un valore di circa 170 mila euro.
Secondo le indagini – coordinate dal procuratore capo di Cosenza Antonio D’Alessio – alcuni componenti si occupavano della gestione delle pratiche fraudolente e dei profitti, altri reclutavano persone disposte a fornire le credenziali per ottenere i crediti illeciti, mentre altri ancora si occupavano di recuperare l’oro acquistato. Le persone reclutate avrebbero ricevuto un compenso pari al 10% delle somme ottenute. L’operazione si è estesa anche in Puglia, Toscana, Piemonte, Lombardia e Sardegna.
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