Quattro persone sono state arrestate questa mattina, a Cosenza, con l’accusa di accesso abusivo a sistema informatico e corruzione. Si tratta di tre finanzieri in forza al Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria del capoluogo bruzio e di un avvocato, tutti finiti ai domiciliari.

Questo l’esito di una lunga indagine nata da una segnalazione del Garante della Privacy e del Ministero dell’Interno, che nei mesi scorsi hanno notato l’elevata mole di accessi anomali effettuati proprio dai militari alla banca dati dell’Inps in uso al Corpo.

Nello specificio, i militari – in diversi anni – avrebbero ricercato informazioni su almeno 160 mila persone residenti in tutta Italia e totalmente estranee a procedimenti. Dati che sarebbero stati poi ceduti, dietro compenso, ad un avvocato del foro di Cosenza, titolare di un’agenzia dedita alla gestione di database.

Per gli investigatori si tratterebbe di un vero e proprio “sistema” che sarebbe stato smascherato anche grazie alle intercettazioni telefoniche, telematiche ed ambientali svolte dal Corpo per ricostruire l’intricata vicenda.

I tre militari sono stati immediatamente sospesi dal servizio e tratti in arresto assieme all’avvocato la cui attività avrebbe quintuplicato il fatturato negli anni della frode.

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