Quando si richiedono parti di alluminio più spesse e resistenti, l’anodizzazione dura rappresenta la scelta ideale. Il suo processo di produzione differisce dall’anodizzazione standard.
Si ratta di un processo di affinamento funzionale e si riferisce al momento in cui si anodizzano le parti in alluminio con uno speciale elettrolita freddo, che è la soluzione acida che si raffredda al punto di congelamento dell’acqua e la quantità di corrente elettrica aumenta sostanzialmente.
In questo modo si crea un rivestimento di conversione non metallico più spesso della normale anodizzazione. Quella dura, può realizzarsi riducendo la temperatura o la concentrazione di acido solforico.
Ci sono molti vantaggi, tra cui basso costo, leggerezza, prestazioni migliorate e aspetto qualitativamente superiore.
La durezza dell’alluminio anodizzato
L’anodizzazione dura genera un rivestimento di ossido di alluminio sulla superficie della lavorazione di parti e componenti in alluminio, aumenta la durezza e rende la lega di alluminio più resistente all’usura, all’abrasione e alla corrosione.
La differenza tra anodizzazione standard e dura
Innanzitutto, variano per spessore e aspetto. La differenza notevole tra anodizzato standard e anodizzazione dura è rappresentata dallo spessore. L’alluminio anodizzato duro è più spesso, il che conferisce alla superficie della parte in alluminio una maggiore resistenza all’abrasione. Ha anche una superficie uniforme rispetto al normale alluminio anodizzato.
Inoltre, quando lo spessore è maggiore di 25 micron, il rivestimento anodizzante duro viene prodotto a temperature più basse e una maggiore densità di corrente.
L’anodizzazione standard può essere effettuata in elettroliti di acido cromico o acido solforico, mentre quella dura utilizza generalmente la soluzione di acido solforico aggiunto con un acido organico come acido ossalico, amminodosolfonico, ecc.
L’alluminio che subisce anodizzazione, poi, deve essere sigillato così da chiudere i pori prodotti nel processo di conversione in ossido di alluminio. Mentre l’alluminio anodizzato duro non ha bisogno perché il suo strato di ossido più spesso è più resistente all’usura.
I prodotti in alluminio anodizzato duro sono adatti per applicazioni industriali o commerciali e nei prodotti di consumo.
Controllando rigorosamente i parametri di processo e tenendo conto delle dimensioni e della geometria delle parti, è possibile ottenere un controllo preciso dello spessore mantenendo l’uniformità della finitura.
L’anodizzazione dura del rivestimento in alluminio
L’anodizzazione dura è un processo chimico collaudato in grado di trasformare una superficie metallica semplice in qualcosa di coinvolgente, durevole e resistente. Questo processo è ideale per trasformare le superfici di alluminio e tutti gli altri tipi di metalli non ferrosi.
Il processo inizia creando uno strato uniforme di ossido di alluminio che penetra nella superficie del materiale. I vantaggi dell’anodizzazione dura sono davvero molti: innanzitutto, è più facile da pulire e mantenere, la lubrificazione risulta migliorata, resiste al peeling, allo sfaldamento, alla scehggiatura e alle fiamme.
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