Si è svolto presso il Tribunale di Locri, il 09 Dicembre 2023, il XVI incontro del Corso Biennale per l’iscrizione nell’Elenco Unico Nazionale delle difese d’ufficio organizzato dal COA di Locri, dedicato alla Procedura Penale e riguardante i seguenti argomenti: “Le Misure di prevenzione personali e reali”. “La giurisprudenza Cedu e le ripercussioni nel diritto penale interno”.

Relatore dell’evento formativo e’ stato l’avv.Giovanni Taddei, uno stimato e affermato professionista del foro di Locri e non solo, il quale ha svolto una esaustiva ed efficace disamina dei principali aspetti giuridici,processuali e applicativi della delle misure di prevenzione sia personali che patrimoniali disciplinate dalla legge n.1423/56 e dalle successive disposizioni legislative successivamente intervenute : la L.565/75 ; il d.l.92/2088 la L.94/2009 e il dgs.159/2011 evidenziando anche le diverse differenze strutturali intercorrenti tra le misure di prevenzione personali e reali.

Nel corso del suo intervento ha sottolineato come l’istituto della misura di prevenzione personale sia nato come strumento di controllo politico sociale nei confronti di tutti i soggetti che conducevano una vita sospetta e successivamente la disciplina è stata estesa a tutti i soggetti ritenuti socialmente pericolosi e ai patrimoni sia formalmente intestati a terze persone ma riconducibili ai soggetti destinatari della misura come strumenti di lotta e di contrasto alla criminalità organizzata anche economica.

Si è soffermato sulle varie sentenze CEDU della Corte di Strasburgo ( la sentenza De Tommaso del 24.2.2017 e tante altre ancora ) che hanno fortemente criticato la fattispecie legislativa delle misure di prevenzione e la stessa giurisprudenza costituzionale condannando l’Italia per avere applicato misure fortemente limitative sia della libertà personale; di circolazione o del diritto di proprietà che ha contribuito a svolgere una funzione di stimolo e di ripensamento dei percorsi argomentativi utilizzati dalla nostra giurisdizione ma che, nonostante ciò, la normativa delle misure di prevenzione risulta fortemente in contrasto con i principi costituzionali in particolar modo con quello della presunzione di innocenza e del giusto processo.

A tal fine ha voluto ricordare il caso dei fratelli Cavallotti che sebbene assolti dal reato di associazione mafiosa nel 2010, la Corte di Cassazione nel 2016 ha dichiarato definitiva la confisca dei loro beni e per tale motivo è pendente presso la Corte di Strasburgo un ricorso dei ricorrenti fratelli contro l”Italia sul quale dovrà decidere se alla luce dell’intervenuta assoluzione la confisca dei loro beni sia giustificata e necessaria!

E’ stato un intervento particolarmente apprezzato dall’uditorio che ha ascoltato con interesse e attenzione interagendo con il relatore ed esponendo i loro punti di vista su una tematica che, nonostante gli interventi legislativi, presenta tantissime criticità in contrasto con il sistema costituzionale e convenzionale.

All’ esito dell”incontro l’Avv.Angela Giampaolo coordinatrice del corso ha ringraziato l’avv.Giovanni Taddei complimentandosi per il proficuo contributo reso alla formazione dei futuri difensori di ufficio e dando appuntamento per il prossimo incontro per il 16 Dicembre ore 9:30 -12:00.