Reggio Calabria. Un paziente della dialisi del Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria è risultato positivo al coronavirus. La notizia viene confermata dall’ANED regionale, l’associazione a cui fanno capo gli emodializzati. Tutti gli altri pazienti dializzati, in cura nello stesso reparto, nella giornata di ieri sono stati convocati per essere sottoposti a tampone, così come gli operatori sanitari. Questa mattina, nonostante ancora non fossero giunti gli esiti, i pazienti si sono recati in reparto per sottoporsi a dialisi.
L’ANED, per bocca del suo segretario regionale Rocco Lagano, nell’esprimere preoccupazione chiede vengano attuate tutte le procedure di sicurezza necessarie ad evitare il contagio, come previsto per altro dai protocolli nazionali stilati dall’associazione e approvati dal comitato tecnico-scientifico del ministero.
Sul caso, dall’azienda ospedaliera si apprende che tutti i percorsi di sicurezza, volti ad evitare il contagio, sono stati rispettati e ora sono stati attivati tutti i controlli sul personale e i pazienti. Conferma che arriva anche dal primario del reparto, la dottoressa Mallamaci, la quale – da noi contattata -chiarisce che già tutte le misure del caso, rispetto ad eventuali casi sospetti, vengono già adottati ancor prima che si registrasse il prima caso di coronavirus a Reggio Calabria.
Contestualmente il Dipartimento di prevenzione ha attivato tutti i controlli extra-ospedalieri sui contatti avuti dal paziente dializzato che, non è escluso, abbia potuto contrarre l’infenzione fuori dagli ambienti ospedalieri.
Sul caso, dall’azienda ospedaliera si apprende che tutti i percorsi di sicurezza, volti ad evitare il contagio, sono stati rispettati e ora sono stati attivati tutti i controlli sul personale e i pazienti. Conferma che arriva anche dal primario del reparto, la dottoressa Mallamaci, la quale – da noi contattata -chiarisce che già tutte le misure del caso, rispetto ad eventuali casi sospetti, vengono già adottati ancor prima che si registrasse il prima caso di coronavirus a Reggio Calabria.
Contestualmente il Dipartimento di prevenzione ha attivato tutti i controlli extra-ospedalieri sui contatti avuti dal paziente dializzato che, non è escluso, abbia potuto contrarre l’infenzione fuori dagli ambienti ospedalieri.
Francesco Chindemi