Si aggrava ulteriormente il bilancio dell’epidemia di Coronavirus in atto in Italia: oggi sono morte altre 49 persone, il dato peggiore dall’inizio dell’epidemia, con un totale di morti dal 21 Febbraio di 197 vittime. Oggi sono anche guarite 109 persone, per un totale di 523 guariti. Il numero complessivo dei contagiati è di 4.636, di cui 3.916 attualmente ammalati: tra questi, 2.394 sono ricoverati in ospedale, 462 sono in gravi condizioni (ricoverati in terapia intensiva) e 1.060 sono in isolamento domiciliare. Lo ha appena comunicato il capo della protezione civile, Angelo Borrelli, nel quotidiano incontro con la stampa per l’aggiornamento dei dati sull’emergenza.

Gli esperti in conferenza stampa hanno spiegato che “le persone decedute in Italia sono fragili, anziani, in grande prevalenza (72%) uomini, con almeno due patologie cronico-degenerative come diabete o malattie cardiovascolari, e l’età media delle vittime è superiore agli 80 anni“.

Coronavirus, le dichiarazioni dell’Oms: “si sta espandendo in modo preoccupante, non ci sono segnali che sparisca con il caldo”

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Tutti i Paesi dovrebbero fare del contenimento dei contagi da coronavirus la loro massima priorità, secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms). La lotta all’epidemia richiede che tutti i Paesi lavorino insieme. “Siamo quasi arrivati a 100mila casi confermati“, ha detto il direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus nel corso del briefing con la stampa, fornendo i dati dei contagi confermati che sono leggermente al di sotto quelli conteggiati nella giornata di oggi a livello mondiale (100.300). L’epidemia “si sta espandendo a livello geografico ed è molto preoccupante“. “Continuiamo a raccomandare a tutti i Paesi di fare del contenimento la loro massima priorità“, ha aggiunto.   “Non ci sono segnali che il virus del Covid-19 sparisca con il caldo“, ha detto l’esperto Mike Ryan dell’Oms durante il briefing quotidiano a Ginevra sul nuovo coronavirus. “Non ci sono prove” che il coronavirus sparirà “in estate come un’influenza“, affermarlo sarebbe “una falsa speranza“.

Stabilire il tasso di mortalità è molto importante per ogni malattia. Fin dall’inizio stiamo misurando la trasmissibilità e la severità di questo virus. Ma abbiamo spiegato che ci sono difficoltà nel capire quale sia il reale tasso di mortalità e molti studi dicono perché questo è difficile“. Lo evidenzia Maria Van Kerkhove, responsabile tecnico per il coronavirus dell’unità malattie emergenti dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), nel corso della conferenza stampa odierna da Ginevra, parlando del dibattito sul tasso di mortalità del Covid-19. “Sembra che si tratti di semplice aritmetica” ma non è così, ha spiegato l’esperta, “potremo calcolare meglio questo valore grazie ai test sierologici che sono in corso. Intanto stiamo usando diversi modelli matematici, ma che non ci danno un valore preciso, ci vorrà del tempo per ottenerlo“.

Stiamo entrando in una nuova era anche per quanto riguarda il modo in cui interagiamo e ci riuniamo. Non è necessario che questo avvenga sempre ‘face to face’. Non era necessaria questa emergenza per capirlo, ma l’innovazione che può derivarne, come l’abitudine ai meeting virtuali, farà bene al Pianeta e alla società in generale” ha aggiunto Michael Ryan, a capo del Programma di emergenze sanitarie dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), nel corso della conferenza stampa odierna da Ginevra sul coronavirus.

fonte: meteoweb.eu