E il momento dell’unità nazionale, la Calabria chiede al governo di verificare se ci siano delle zone di particolare contagio, di prendere le precauzioni in uscita da quelle zone, quindi in partenza, di non scaricare un’altra volta sulle nostre Regioni i controlli successivi, perché non possono essere fatti“. Lo afferma Jole Santelli, che, in un’intervista alla Nazione, aggiunge che in Calabria “i numeri sono stati veramente ridotti, anche nei ritorni, e questo ci consente di dire: superiamo la paura, la Calabria è aperta. Dobbiamo cercare di utilizzare quest’estate nel senso positivo del termine. Tutti insieme, noi Calabria e noi calabresi abbiamo fatto sforzi enormi per mantenere integra la nostra regione”. “Dopo il decreto del governo – dice la governatrice della Regione Calabria – che prevedeva il ritorno nelle proprie residenze, abitazioni e domicilio ho fatto un’ordinanza che li limitava solo alle residenze. Solo noi, solo la Calabria ha fatto per 7 giorni a tappeto controlli negli aeroporti, nelle stazioni ferroviarie, sulle strade, al Nord, al centro e al Sud, abbiamo controllato le vie di accesso col 118 e le forze di polizia, che ringrazio. In questi giorni abbiamo fatto circa 6mila tamponi, soltanto per i ritorni. Con gioia dico che i numeri sono stati veramente ridotti e questo ci consente di dire: superiamo la paura, la Calabria è aperta”. “La Calabria è aperta a chi vuole approfittare di questo momento particolare per scoprire una regione in cui chiunque scelga di venire ha voglia di restare o di ritornare. I controlli delle persone provenienti da zone in cui c’è stata una maggiore incidenza di contagi, vanno fatti in uscita“.