I dati ufficiali sulla pandemia di Coronavirus forniti dalla protezione civile: nelle ultime 24 ore in Italia ci sono stati 623 morti9.090 guariti e 32.961 nuovi casi su 225.640 tamponi. E’ quindi risultato positivo il 14,60% dei tamponi effettuati, in netto calo rispetto ai giorni scorsi. Le Regioni con il più alto numero di nuovi casi nelle ultime 24 ore sono Lombardia (8.180), Campania (3.166), Veneto (3.082),Piemonte(2.953),Toscana(2.507), Lazio (2.479), Emilia Romagna (2.428), Sicilia (1.487), Puglia (1.332) e Liguria (1.102). Il bilancio aggiornato ad oggi in Italia è di:

  • 1.028.424 casi totali
  • 42.953 morti
  • 372.113 guariti 

I pazienti attualmente positivi al Covid-19 in Italia sono 613.358, così suddivisi:

  • 29.444 (+811) ricoverati in ospedale (4,80%)
  • 3.081 (+110) ricoverati in terapia intensiva (0,50%)
  • 580.833 (+22.327) in isolamento domiciliare (94,69%)

Nonostante l’elevato numero di decessi, il dato di oggi è molto positivo per il calo dei positivi a fronte di un aumento dei tamponi rispetto a ieri, e il netto calo della percentuale dei positivi sui tamponi. E’ un segnale evidente di un appiattimento della curva, che conferma il trend della scorsa settimana in cui il contagio non era più aumentato in modo esponenziale. E’ un dato molto importante che conferma quanto sia lontana la prospettiva di un lockdown nazionale, tra l’altro già smentito dalle massime autorità del Governo.

Sul dato delle vittime, è molto importante evidenziare le riflessioni di Bassetti, noto infettivologo, direttore della clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova e componente della task force Covid-19 della Liguria: “Nella prima parte, cioè a marzo aprile quando questo nemico ci ha preso alle spalle e abbiamo avuto tanti decessi localizzati in 3-4 regioni, c’è stato evidentemente un incremento della mortalità rispetto a quella che avevamo negli anni passati. Invece in questa seconda parte dell’anno, in questa seconda ondata, il Covid si sta prendendo tutto il resto. Noi nei nostri ospedali non vediamo più la polmonite pneumociccica, la polmonite da legionella, la polmonite da emofilo, i pazienti bronchitici cronici che arrivavano con le loro e esacerbazioni, non arrivano più. Oggi ci sono solo Covid. E allora alla fine se guardiamo il numero dei decessi che sono tantissimi, ma oggi non sono concentrati in tre Regioni, sono invece distribuiti in tutto il territorio nazionale. Ogni giorno in Italia muoiono circa 2.200/2.300 persone, quindi si capisce che anche in una giornata terribile come quella di oggi in cui abbiamo avuto 500 decessi, rappresentano circa il 20% del totale. Consideriamo che mediamente una persona anziana di che cosa muore? Muore o di una problematica cardiologica o di una problematica respiratoria. Io sono curioso di vedere alla fine dell’anno, del 2020, quale sarà stato il numero di decessi che abbiamo avuto quest’anno e confrontarlo a quello degli anni passati per patologie respiratorie e quindi complicanze d’influenza, polmoniti e altro“.

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