«Nella giornata di ieri è stata segnalata, dal presidio ospedaliero San Gerardo di Monza, la individuazione, come primo caso in Italia, della variante “Omicron 4”. Non per esigenza di primogenitura, ma solo per dare il giusto risalto all’attività di ricerca che viene effettuata nel laboratorio di Microbiologia dell’Asp di Reggio Calabria diretta dalla dr.ssa Maria Teresa Fiorillo, va precisato, per dovere di cronaca, che già il 21 aprile scorso, era stata individuata nel nostro laboratorio la nuova sottovariante di Omicron BA4».
Lo afferma il direttore del dipartimento di Prevenzione dell’Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria Sandro Giuffrida. «Tale variante – ricorda Giuffrida – è stata successivamente confermata, mediante sequenziamento dell’intero genoma di Sars-Cov2, dal laboratorio di Catanzaro e successivamente validata dall’ISS (Istituto Superiore di Sanità. Omicron 4 è stata identificata per la prima volta in Sud Africa e il nostro è il primo caso in Italia. La caratteristica di Omicron 4 è che presenta due nuove mutazioni, L452R e F486V, sulla proteina spike, quella che il virus utilizza per agganciare le cellule bersaglio».
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