Si aggrava terribilmente il bilancio di morti e contagiati provocati dall’epidemia di Coronavirus in Italia: soltanto nelle ultime 24 ore sono morte altre 133 persone, con un aumento del 57% in un giorno, portando il bilancio complessivo delle vittime a 366 morti in appena due settimane. Il maggior numero di vittime viene dalla Lombardia, 113.

Soltanto poche decine di guariti in più, invece: adesso sono 622, con un incremento di 33 unita’ (+5,6%). C’è stato invece un drammatico boom di nuovi contagiati, oltre 1.200: adesso l’Italia ha superato anche la Corea del Sud ed è il secondo Paese al mondo con più casi, dietro soltanto la Cina che però ha ormai arginato l’epidemia e sta contando da una settimana ormai soltanto poche decine di nuovi casi al giorno.

In Italia siamo a 7.375 contagiati totali, di cui 6.387 attualmente malati (incremento del 26,2%): di questi 3.557 sono ricoverati ricoverati nei reparti di malattie infettive degli Ospedali, 650 sono ricoverati in terapia intensiva (+14,4%) e 2.180 in isolamento domiciliare. La situazione sanitaria della Lombardia è al collasso: altri 13 pazienti verranno trasferiti nelle Regioni limitrofe nelle prossime ore. Lo ha spiegato il capo della protezione civile Angelo Borrelli, spiegando che per la mascherine “stiamo firmando una serie di contratti che dal 12 marzo al 30 aprile ci metteranno a disposizione 22 milioni di quelle chirurgiche“.

E’ evidente che se la gente non rimarrà a casa rispettando le misure indicate dalle istituzioni, la situazione in Italia rischia di diventare catastrofica, peggiore persino a quella cinese dove il bilancio è stato pesantissimo ma l’epidemia è ormai in fase di risoluzione.

Marco Di Lauro

Il presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss) Silvio Brusaferro ha detto che “in Italia non ci sono zone immuni. Ci sono zone in cui per il momento l’infezione circola di meno, ma tutti devono adottare le misure di distanziamento sociale per evitare che il virus circoli, perchè la circolazione del virus dipende dai nostri comportamenti“. “Appare evidente che c’e’ una circolazione critica locale del virus, le misure che sono state prese sono state adottate seguendo questa logica, per rallentare la trasmissione – ha aggiunto – La crescita ridotta nelle vecchie zone rosse, come Vo’ o Casalpusterlengo, conferma che il sistema di contenimento ha funzionato. In alcune zone della Lombardia e in altre provincie c’e’ stata invece una crescita di nuovi casi e le nuove misure sono state adottate per questo. Al tempo stesso si e’ voluto dare un segnale forte di prevenzione a tutto il Paese perche’ in caso di focolai i locali i sistemi siano pronti. Ma soprattutto, adottando certi comportamenti, si puo’ evitare che questi focolai si creino”, ha detto Brusaferro.

Nella fascia d’eta’ delle vittime di Coronavirus, “non ci sono variazioni significative, si tratta sempre di pazienti piuttosto anziani, il 60% ultraottantenni, la quasi totalita’ sopra 70 anni, con presenza di piu‘ patologie croniche, ma che rispetto alla loro fascia d’eta’ hanno una mortalita’ piu’ bassa rispetto ai dati disponibili, quelli cinesi”, ha spiegato Brusaferro. “Anche i piu’ giovani sono chiamati a proteggere” gli anziani. Sono persone fragili gia’ per l’eta’ e per le patologie un’eventuale infezione aggrava questo quadro.

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