“Precedenti scelte – prosegue Furgiuele – hanno svuotato ed impoverito la nostra struttura di reparti e personale, rendendola oggi inadeguata ad affrontare una tale emergenza. Il fermo divieto sull’utilizzo dell’ospedale di Lamezia non vuol dire però abbandonare questi pazienti al loro destino. Condivido pienamente l’appello dei sindaci di Vallefiorita, Cardinale e Chiaravalle, e la necessità che il Governo non ignori queste realtà, queste situazioni di focolai che stanno creandosi nelle case di risposo e nei centri residenziali per anziani. Sul punto la Lega si è già mossa la scorsa settimana affrontando in parlamento la tristissima questione delle morti silenti in questi centri, ai quali va garantito tutto il sostegno necessario in termini di dotazione e materiali sanitari”.
A giudizio di Furgiuele “va garantito tutto il sostegno necessario in termini di protezione del personale ivi operante, forniture dispositivi, materiali sanitari e dotazioni in genere anche necessari ai pazienti. È giunto il tempo che queste strutture, data l’emergenza, vengano temporaneamente equiparate al sistema sanitario nazionale. La Lega in tal senso ha anche presentato un emendamento di sostanziale equiparazione al fine di garantire forniture di materiali e presidi sanitari all’altezza della grave situazione di emergenza che si è venuta a determinare”.