R. e P.
L’opening di Palazzo Alvaro ha già conquistato il pubblico reggino: centinaia i visitatori per il percorso espositivo che rimarrà disponibile fino al prossimo 28 giugno
E’ stata inaugurata, presso la sala “Boccioni” di Palazzo Alvaro, la mostra “Corde et ala. L’opera di Camillo Autore per la ricostruzione di Reggio Calabria”, promossa dalla Città Metropolitana e realizzata dall’Associazione Ulysses, con la collaborazione dell’Archivio di Stato, della Curia diocesana di Reggio – Bova e del Comune di Reggio Calabria.
«Un evento importante che riconosce la grandiosità di un architetto impegnato a ridare decoro alla città nei giorni tremendi e drammatici del dopo terremoto del 1908». Così, il sindaco metropolitano facente funzioni, Carmelo Versace, a margine dell’iniziativa, ha descritto il percorso espositivo che ricalca l’opera di Camillo Autore. Nel ringraziare l’ideatrice e la curatrice della mostra, la professoressa Marisa Cagliostro, il sindaco facente funzioni ha ricordato come «l’intero territorio porta i segni del passaggio di quello che, per l’epoca, fu un autentico visionario».
«Lo stesso Palazzo Alvaro – ha aggiunto – è un esempio del suo immenso lavoro. Il mio riconoscimento non può che andare a tutti gli enti coinvolti, all’Archivio di Stato cui ci lega un’intensa attività di collaborazione, all’Arcidiocesi di Reggio-Bova, all’equipe che ha collaborato alla raccolta di questi splendidi materiali collocati sui pannelli che adornano la sala “Boccioni”. La cultura, ancora una volta, si dimostra un elemento che unisce e produce esperienze positive, indica la strada sulla quale proseguire per continuare il sogno di una Reggio bella e gentile».
Nel corso della manifestazione, l’assessora alla Cultura del Comune di Reggio, Irene Calabrò, ha ricordato come, quest’anno, un’ala della biblioteca “De Nava” sia stata dedicata a Camillo Autore «grazie ad un fondo donato alla città dai familiari dell’architetto e che abbiamo voluto ricostruire nel suo insieme». «E’ importante – ha aggiunto – che questa mostra arrivi proprio adesso perché infonde quel senso di identità che ha fatto riscoprire, nei mesi scorsi, l’impegno di Camillo Autore, così come di Ernesto Basile, proiettato a donare le basi ed un’impronta particolare a Reggio. E’ bene, dunque, che la comunità non dimentichi quali siano state le attenzioni architettoniche che si sono evolute in un periodo particolare come quello della ricostruzione». Nell’annunciare che, da qui in avanti, il Comune, in sinergia con la Città Metropolitana, «metterà in campo nuove e rilevanti iniziative», l’assessora Calabrò ha rivolto un pensiero all’editore Leo Iiriti, prematuramente scomparso: «Sicuramente, oggi sarebbe stato qui al nostro fianco perché non mancava mai alle mostre che lo vedevano impegnato. Leo Iiriti, infatti, ha contribuito alla stampa del materiale divulgativo di questa splendida mostra ed è a lui che va il mio ricordo ed un particolare ringraziamento».
La mostra ha visto la partecipazione, fra gli altri, dell’assessora comunale allo Sviluppo Economico, Angela Martino, di Maria Mallemace, direttrice dell’Archivio di Stato di Reggio Calabria, e di monsignor Pietro Sergi, vicario episcopale per la pastorale della Cultura dell’Arcidiocesi di Reggio-Bova.
L’expo rimarrà aperta, fino al prossimo 28 giugno, dal lunedì al sabato. Sarà possibile prenotare visite guidate, alla mostra e al Palazzo, per gruppi e associazioni