Nonostante l’incidenza sopra i mille casi ogni 100mila abitanti (1.079 per la precisione), un numero di nuovi contagi in costante aumento da 3 settimane, i ricoveri in area medica al 31% e i dati derivanti dal report settimanale dello stesso dipartimento della Regione Calabria, indichino come nella Regione sussistono tutti i presupposti per rimanere nella faccia gialla, alla luce dei nuovi dati della Cabina di Regia dell’ISS, la Calabria, insieme a Lazio e Marche, passa in area bianca. Lo rende noto il ministero della Salute. Solo la Sardegna resta in fascia gialla. In base alla road map definita ieri dal governo, il 31 marzo arriverà la fine dello stato di emergenza e man mano di tutte le restrizioni imposte dalla pandemia. Stop al super green pass, e quindi all’obbligo vaccinale per gli over 50 sul posto di lavoro, quarantene solo per i positivi, addio al Cts e anche all’Italia divisa per fasce di colore.

Calabria bianca ma indicatori Covid in risalita
Calabria dunque in fascia bianca, per quel che conta, nonostante tutti gli indicatori siano in evidente peggioramento. Lo certificano anche i nuovi dati del report epidemiologico del dipartimento salute della Regione aggiornato al 17 marzo. Nell’ultima settimana di monitoraggio, si confermano in decisa risalita i principali indicatori della pandemia da COVID-19 e precisamente: +38% di nuovi casi negli ultimi 7 giorni (i tamponi eseguiti nello stesso periodo sono il 20,6% in più); media giornaliera di nuovi casi pari a 2.600 nel mese di marzo, contro i 1600 casi medi giornalieri registrati nel mese di febbraio; tasso di positività medio che sfiora il 23% (si rileva un soggetto positivo al SARS-CoV-2 ogni 4 tamponi eseguiti); tre delle cinque province, superano il valore 1.000 in termini di incidenza settimanale per 100.000 abitanti. In generale i dati d’incidenza settimanale regionale registrati al 17 marzo 2022 si attestano su valori mai raggiunti in tutto il periodo pandemico, anche se si deve tener conto che l’attività di testing non è stata mai così copiosa nei due anni di pandemia.

Contagi maggiori nella fascia 12-19 anni
Negli ultimi 7 giorni si conferma che i maggiori valori interessano le fasce di età inferiori ai 19 anni, in particolare quella compresa tra 12 e 19 anni. Nel confronto con tutte le altre Regioni e con la media nazionale, la Calabria continua a registrare un numero di soggetti attualmente positivi che, rapportato ai casi totali, assume valori percentuali decisamente superiori non solo alla media nazionale, ma che si colloca tra i più elevati d’Italia (solo in una Regione si osservano tassi superiori).

+9% di ricoveri in una settimana
Dopo il + 10% rilevato nella settimana scorsa, si registra anche un nuovo incremento nel numero degli attuali ricoverati, pari a +9%, Nell’ultima settimana la Calabria è la seconda Regione in termini di aumento percentuale settimanale di soggetti ricoverati. Fortunatamente i dati di terapia intensiva sono confortanti: si riducono il numero di ingressi medio giornaliero, la percentuale di saturazione dei posti letto ed anche il numero medio di decessi in questa area.

Sottovariante Omicron 2 è al 37%
Anche se è in fase di pubblicazione il Decreto Legge che sancisce la graduale fine delle restrizioni sul territorio nazionale, non può non rilevarsi come in Calabria – che non a caso dal 10 dicembre 2021 è sottoposta alle misure di zona gialla ed è oggi una delle 4 Regioni in cui ancora sussistono tali presupposti – la circolazione del virus rimane ancora estesa. Peraltro, dall’ultima flash survey, i laboratori regionali abilitati al sequenziamento virale, hanno stimato al 37% la prevalenza della sottovariante di omicron BA.2. Pertanto resta fortemente raccomandato di non abbandonare le misure di prevenzione, igiene e protezione sia individuali che collettive e non di trascurare l’adesione alla campagna vaccinale.

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