Ugo Franco – Celebrato a Stilo il Consiglio comunale richiesto dalla minoranza “Per la rinascita di Stilo” a fine gennaio che ha avuto un iter difficile a causa della mancata convocazione da parte del presidente del Consiglio e, addirittura, era stato coinvolto il prefetto, Michele di Bari.
Consiglio che dopo la sottolineatura del presidente del Consiglio, Annamaria Cirillo, <<Devo precisare che è stato richiesto dal gruppo “Rinascita” un Consiglio comunale aperto e, dopo un’attenta verifica dei punti alla richiesta, ho ritenuto di non poter soddisfare la richiesta perché punti strettamente tecnici e non di ordine politico-amministrativo come previsto dall’art. 13 dello statuto. Giusto chiarire che la minoranza ha continuato a chiedere al prefetto la convocazione del Consiglio aperto che ha desiderato avere informazioni in merito. Il segretario comunale ha risposto al prefetto che il presidente non riteneva i punti richiesti ricadenti nell’articolo dello statuto. Al primo Consiglio utile ho inserito i punti senza che ci fosse la convocazione del prefetto>>. Quindi, invitava la minoranza a essere più pacata nei giudizi, di non diffondere notizie false e creare allarmismi. Romina Leotta della minoranza, chiedeva il diritto di replica che le veniva negato. Toni accesi, e intervento del capogruppo di minoranza, Tonino Marrapodi, che sottolineava <<Noi abbiamo diritto di replica su qualsiasi argomento>> e con la Leotta, invitavano il maresciallo della locale stazione, Massimo Cara, presente al Consiglio, a intervenire. Garbato l’intervento del maresciallo che, placando gli animi, invitava la Cirillo a concedere il diritto di replica dopo la sua comunicazione, anche se fatta prima di aprire la seduta del Consiglio. Dopo l’intervento del maresciallo Cara, il dibattito è tornato sui binari della tranquillità.
Cinque i punti all’odg di cui, gli ultimi due, inerenti il tema caldo della convocazione del Consiglio, sul progetto di recupero di piazza San Giovanni Therestis. Tema che, per essere chiarito ai consiglieri e al pubblico presente, ha richiesto l’intervento dell’ingegner, Domenico Sodaro, tecnico comunale. Alla conclusione dell’intervento, la comunicazione che la piazza sarà completata il 31 luglio anche se la Regione Calabria ha dato come termine ultimo di fine lavori il 31 ottobre.
Giancarlo Miriello ha ascoltato senza intervenire ma, solo in qualche occasione, a invitare alla moderazione, <<Si cerca sempre di stemperare i toni perché l’obiettivo di tutti è quello di recuperare la piazza e il convento di San Giovanni riportandoli al loro splendore e sia la maggioranza che la minoranza devono contribuire che ciò avvenga. Grazie all’ingegnere Sodaro ho saputo dell”iter di questo progetto fin dall’inizio ed è giusto che tutti ne siamo a conoscenza e l’importante è che ci sia chiarezza, trasparenza e legalità. Il ruolo della minoranza dev’essere collaborativo così com’é, non è che bisogna essere i primi e avere i titoli ma, se uno riesce a contribuire ben venga perché essendo stilesi remiamo tutti dalla stessa parte>>.
<<Il tecnico comunale – dice Marrapodi – ci ha informati che il 31 ottobre scade il finanziamento regionale e entro tale data i lavori devono essere completati. Lui garantisce che i lavori saranno completati entro il 31 luglio prossimo e questo è un grande successo ascrivibile a tutti i soggetti che hanno spinto verso questa direzione per avere i lavori della piazza e del convento completati. Più volte dalla maggioranza e dallo stesso sindaco ci viene riconosciuto che grazie all’azione di pungolo e di stimolo, gli stessi consiglieri di maggioranza di procedure, d’interventi di cui, invece, prima del nostro intervento non avevano la ben minima conoscenza. Sarebbe, perciò, meglio partecipare di più alla vita amministrativa e tanti inciampi si eviterebbero>>.